Un comportamento di mia figlia quindicenne mi ha fatto fare una considerazione sull’ennesima differenza tra donne e uomini, questa volta legata al cambiamento.

Lei, infatti, ogni tanto mi dice che deve comprare la maglietta o il pantaloncino nuovo, perché alle varie feste di fine anno, o di compleanno, non puoi indossare sempre le stesse cose.

La cosa interessante è che il ragazzino di turno, sul quale probabilmente vuole fare colpo, non si accorgerà della maglietta nuova.

La donna ha una propensione per il cambiamento, l’uomo per la stagnazione.

Quanti sono gli uomini che propongono: “Cara perché non cambiamo le tende? E mi piacerebbe acquistare un nuovo divano che sia in tinta con le nuove tende. Che ne pensi?”.

Di solito è un pensiero, una esigenza, un piacere del tutto femminile, e vuoi saper cosa pensa Lui?

“Bah… ma perché? Le tende sono rotte o strappate? Il divano è così comodo ora che si è ammorbidito a forza di usarlo. È il suo bello, e lei vuole cambiarlo!”

Una delle lamentele che sento spesso fare alle donne insoddisfatte del proprio rapporto di coppia, è che “Lui non cambia” “Lui è ancorato a se stesso e non si sposta di un millimetro”.

Anche le donne che manifestano fiducia per il proprio futuro di coppia, confidano che tale sicurezza è data dalla convinzione che prima o poi, troveranno il modo per cambiare alcuni atteggiamenti o comportamenti del partner.

La cosa interessante è che Lui invece, si lamenta del fatto che Lei sia cambiata: “Una volta era X e ora è Y”.

Quindi Lei aspira ad un cambiamento che non avverrà, e Lui spera in una permanenza che non ci sarà.

Molto spesso mi chiedono “Perché i tuoi articoli sono prevalentemente rivolti alle donne?”, “Come mai i corsi sono principalmente frequentati da donne?”, “Perché hai creato un gruppo facebook rivolto solo alle donne?” e la risposta è palese: la donna crede nel cambiamento.

Se lo aspetta, ci crede, ne vuole essere artefice.

L’uomo (ovviamente sto generalizzando) tende a voler conservare, preferisce tirare avanti, rimandare, attendere.

È chiaro che con queste premesse, volendo io permettere alle coppie di migliorare la propria situazione, a chi posso rivolgermi perché qualcuno metta in atto i primi passi del cambiamento?

Perché una situazione in ambito famigliare migliori, occorre iniziare a fare qualcosa di diverso, e secondo te è più probabile che quel primo passo lo compia una donna o un uomo?

Ciò che li avvicinerebbe sarebbe che Lei smettesse di volerlo diverso da ciò che è, perché in fondo se l’è scelto così, e Lui smettesse di paragonarla al passato amandola per ciò che è e sarà.

Ancora una volta, a creare incomprensioni, scontri e frustrazioni, sono le differenti aspettative, senza la consapevolezza e accettazione delle differenze.

 

Fabio Salomoni