Il Coronavirus ci ha costretto tutti in casa. È piombato nelle nostre vite stravolgendo le giornate. E ci siamo ritrovati con una straordinaria opportunità: un tempo insieme a cui non siamo più abituati.

L’obbligo di stare a casa, la chiusura delle scuole e delle attività lavorative hanno dato a molti, con il trascorrere dei giorni, una crescente sensazione claustrofobica, oltre alla paura e all’ansia per il pericolo potenziale legato alla diffusione dell’epidemia.

Famiglie: guida alla sopravvivenza

Le famiglie sono state colte di sorpresa. Molti concetti che abbiamo dato per scontati sono stati stravolti, e tra questi quello dell’organizzazione del tempo.

Tutti a casa. Anzi, tutti insieme a casa. Chi dal lavoro, chi da scuola. E il nostro cervello associa questa condizione al tempo libero. Eppure ci si accorge che di tempo libero non se ne ha, perché oltre alla casa e ad alcune pratiche legate alla propria attività lavorativa da svolgere da remoto, occorre ripensare la gestione dei figli e lo spazio insieme, per tutta la famiglia, ai tempi del Coronavirus.

E tante mamme e papà si trovano a dover trascorrere tutta la giornata con i propri figli, che amiamo e adoriamo, ma che mettono a dura prova la riserva quotidiana di pazienza.

Coronavirus e famiglie: 10 consigli per convivere senza perdere le staffe

  1. Il mio primo invito è di cercare di mantenere una routine durante queste giornate. I bambini hanno bisogno di avere un’organizzazione temporale, ma in giornate caotiche e senza l’impegno della scuola o delle varie attività extrascolastiche, facilmente perdono questo orientamento ed è destabilizzante.

Capita anche agli adulti, durante le vacanze, di non sapere più quale giorno sia; se per un adulto è una confusione di poco conto, per un bambino può generare inquietudine. Non andando a scuola è plausibile che l’orario di risveglio sia cambiato. In questi giorni non è necessario alzarsi troppo presto, ma stabiliamo un orario per la sveglia e manteniamolo giorno dopo giorno.

  1. Potete creare insieme un grande calendario da cui cancellare giorno dopo giorno la data. E’ utile per agevolare l’orientamento nel tempo e uno stato d’animo di tranquillità.

Oltre a far cancellare a loro il giorno in corso, ti consiglio di chiedere almeno un paio di volte al giorno “che data è oggi?”, “Che giorno è oggi?” così che possano controllare e mantenere la percezione.

  1. Può essere utile anche stabilire un programma scritto delle attività giornaliere:
    1. a che ora si mangia,
    2. a che ora si fanno i compiti,
    3. a che ora si gioca con i presidi elettronici (se a casa tua sono consentiti) e
    4. a che ora possono giocare senza di questi,
    5. a che ora doccia o bagno, a che ora mettere in ordine i giochi,
    6. a che ora guardare la TV e
    7. a che ora andare a letto la sera.
Nel pianificare le attività delle giornate ricordiamo che non potrà dedicare tanto tempo consecutivamente ai compiti e allo studio, poiché la concentrazione cala dopo un certo lasso di tempo.

Costringerli a sforzarsi oltremodo non farà che creare una avversione alle attività scolastiche. Meglio intervallare le loro attività con momenti di svago, diversamente, insistendo perché studino per diverse ore come se fossero a scuola, provocheremo in loro una frustrazione che li porterà a detestare l’apprendimento.

Teniamo presente l’impatto psicologico che questa situazione può avere sui nostri figli.

  1. La loro realtà è stravolta e non possiamo dire loro che non sta accadendo nulla. Inutile, per non farli preoccupare, dire che è una specie di vacanza da scuola, perché non potendo uscire di casa risulta poco credibile. Ricordiamoci che mentire ai figli significa ridurre la fiducia che hanno in noi. I nostri figli sono incredibili nel cogliere con sensibilità le emozioni dell’ambiente che li circonda, quindi è inutile dire loro che non sta accadendo nulla quando in TV e nei discorsi tra adulti che i bambini origliano, trapela l’ansia per il pericolo potenziale.

Con estrema sincerità possiamo dire ciò che sta accadendo, senza entrare in dettagli ansiogeni e possiamo dire che c’è una malattia da cui ci si deve riparare restando in casa.

Importante: terminiamo le nostre frasi con concetti positivi “ci sono adulti che se ne stanno occupando”, “è una malattia momentanea e passeggera”, “chi sta male va in ospedale e viene curato”, “Vinceremo il virus”, perché è importante dare al bambino una percezione di fiducia.

  1. Puoi anche usare questo momento come metafora per dei concetti che vuoi che apprendano, come ad esempio l’importanza del rispetto delle regole per il bene di tutti, perché le regole sono utili.

Per non fare la “maestrina” che fa la lezione, ti consiglio di portare i tuoi figli a comprendere i concetti guidandoli a rispondere alle tue domande: “Se le persone stanno in giro il virus se lo passano e si ammalano. Cosa si potrebbe fare?”, “Se la regola è di stare a casa ma non viene rispettata la regola, la gente non guarisce e altri si ammalano. È giusto non rispettare le regole?”, “Quindi è importante rispettare le regole?”

  1. Cosa dico sempre durante il corso “Comunicare e Capirsi”? Che i figli hanno innanzitutto bisogno di Amore e Sicurezza.

Più che in altri momenti, è ora fondamentale che i genitori trasmettano fiducia ai figli e che mostrino coerenza attraverso fatti che siano in linea con le parole: se chiedi loro di lavare le mani più volte al giorno, anche il genitore deve farlo altrimenti risulterà essere incoerente, e non puoi dire loro che tutto andrà bene se tu manifesti tensione e preoccupazione.

  1. Ricorda che la loro socializzazione è importante ed oltre ad essere un momento di sfogo. Non potendo uscire di casa ed andare ai giardinetti, possiamo permettere loro di utilizzare le webcam o il cellulare per delle videochiamate con i compagni di classe, con gli amici del tempo libero, con i nonni e le persone a cui vogliono bene.

Per i bambini, in questo momento di potenziale pericolo, è importante dare il messaggio che la vita va avanti e che tutti stanno bene anche se non possono trascorrere del tempo insieme.

  1. Ritagliati del tempo tutto per te. Questa situazione ti assorbe molte energie e quando si è sfiniti si ha una scarsa capacità di controllare i propri stati d’animo e si ha meno pazienza del solito. È quindi indispensabile che tu abbia la possibilità di ricaricare le tue batterie.

Se necessario accordati con il tuo partner e stabilite insieme in che modo supportarvi per permettere ad entrambi di ritagliarvi dei momenti di recupero energetico dove potrete dedicarvi a ciò che più vi rilassa o appassiona.

  1. Altro aspetto importante: non abbandonatevi alla sciatteria. Certo, siete in casa tutto il giorno e nessuno verrà a trovarvi visto il blocco delle uscite, ma prendetevi cura di voi stesse, proprio come se doveste uscire.

In questo momento è importante mantenere l’umore alto e abbandonarsi alla non cura di sé stesse influisce psicologicamente in modo negativo.

  1. Se i tuoi figli sono più grandicelli, sfrutta questo momento per conoscerli meglio.

So che molto probabilmente trascorrono molto tempo in camera loro e nel loro mondo, ma proponi di fare dei giochi come quello che ho proposto io (e i miei figli sono adolescenti!!): il gioco si chiama “Ascolta la mia musica” e consiste nel far ascoltare agli altri 2 minuti di un brano musicale (puoi anche decidere di far ascoltare tutta la canzone). A turno, tutti scelgono il loro brano e occorre spiegare perché lo si è scelto, magari è un qualcosa che ha colpito del testo o magari è legato ad un momento o aneddoto particolare. In questo modo possiamo apprendere molto dei nostri figli, del loro mondo, dei loro gusti e dei loro pensieri, oltre che far conoscere un po’ di nostra musica.

Mi raccomando, non entrare nel ruolo dell’anziano che critica ogni scelta musicale dei giovani.

Possiamo fare molto in questi giorni per i nostri figli e per il rapporto con loro.

Ricorda che ogni momento di crisi può essere un’opportunità di rinascita e crescita.

 

Fabio Salomoni