Gli obiettivi a lungo termine dei figli sono un argomento molto delicato da trattare. Un adulto pensa alle conseguenze e progetta le azioni in considerazione dell’obiettivo più o meno distante. Ma un ragazzino di 10-12 anni?

La visione per un ragazzino di questa età è a breve termine.

Le sue azioni sono finalizzate per obiettivi vicini.

Dire al figlio a settembre: “Studia tutti i giorni così a fine anno…” cioè dopo 9 mesi “…sarai promosso” non ha senso perché lui pensa a oggi; al più, nel migliore dei casi arriva a domani.

Capisco che per un adulto questo sembri impossibile e venga percepito come una semplice mancanza di voglia, ma a quell’età la capacità di definire il processo causa-effetto a lungo termine, non si è ancora sviluppata.

Pensano a come si devono vestire per essere notati ed accettati ora, non al fatto che questo potrebbe creare un’immagine che li etichetterà per i prossimi anni.

Vogliono, cercano e capiscono soluzioni rapide per problemi immediati.

Molte loro azioni sono dettate dall’impulso, non dalla domanda giusta o sbagliata riguardante il futuro.

Sono pieni di energia, e l’energia crea movimento: quindi loro agiscono d’impulso.

Provano a farlo con una prima dose di autonomia.

Gli obiettivi a lungo termine dei figli non sono come i nostri.

Per un genitore, comprendere questi meccanismi, banali ma concreti e naturali, significa comprendere e dare segnali di accettazione e amore verso i figli infondendo in loro fiducia.

Non è che non pensino alle conseguenze perché sono stupidi, è semplicemente nell’età dove si agisce così e se fosse un 10-12enne che pondera e valuta tutto, avresti un ragazzino adulto che non vive l’esperienza idonea per la sua età.

Quindi è inutile che i genitori propongano loro obiettivi e argomentazioni a lungo termine?

Assolutamente no. È estremamente utile perché serve ad alimentare il loro processo di apprendimento e influisce nello sviluppare quelle capacità che poco a poco entreranno a far parte del loro bagaglio personale.

Ricordando che si sta seminando per il futuro.

Non arrabbiamoci se mostreranno di non avere ancora appreso l’importanza per domani, delle azioni che compiono oggi.

 

Fabio Salomoni