Il rispetto delle idee è fondamentale. In ogni discussione con il partner, con i colleghi, con i figli, ci sono due idee, due punti di vista, che spesso si contrappongono.

Il problema è che in molti scatta il meccanismo di vincere o perdere: “Se la mia idea resta viva e intatta, ho vinto, ma se accolgo l’idea dell’altro, ho perso“.

A chi piace perdere? A nessuno.

Quindi molti si impegnano più ad aver ragione che a dedicarsi alla valutazione della situazione e delle opzioni disponibili.

Qualche giorno fa ho tenuto un corso e, in aula, c’era una coppia.

Ad un certo punto Lui ha fatto questa affermazione: “Quando discutiamo in casa, è chiaro che ho ragione. Glielo spiego in modo chiaro, lineare, evidente: è logico che è così, ma lei si impunta“.

Chissà quanti pensano frasi come questa perdendo il rispetto delle idee.

Il problema è che si vuole obbligare l’altra persona ad accettare, ad accogliere le nostre idee abbandonando le sue.

Quindi dovrebbero eliminare il loro punto di vista e sostituirlo con il nostro.

Ogni volta che si gioca con le regole “se vinco io tu hai perso“ o viceversa, si mette in campo una aggressività che impedisce l’avvicinamento delle parti.

Tutti vogliono convincere l’altro, ma convincere significa vincere-con, insieme, quindi le regole devono cambiare.

Le regole vanno ribaltate: “Non ti parlo più per importi il mio pensiero, ma semplicemente per esporre il mio punto di vista, che è soltanto il mio, e può essere giusto o sbagliato.

Semplicemente, io penso sia così”. Il presupposto stesso del non imporre, permette a chi ascolta di non diversi difendere.

Non sente messa in pericolo la propria visione, la propria opinione resta intatta, nessuna minaccia, e questo permette di mantenere aperto l’accesso al dialogo.

È come esporre la propria merce in vetrina: non ti obbligo ad entrare nel negozio spingendoti, minacciandoti e costringendoti ad acquistare.

Semplicemente la espongo e se sei interessato, entri e l’acquisti.

I grandi negoziatori espongono la propria mappa della realtà, e poi cercano di comprendere quella altrui con reale interesse, alla ricerca di punti di incontro da cui partire per avvicinarsi. Con reale interesse.

Si vince insieme.

Questa è la chiave per instaurare un rapporto di coppia o un dialogo con un adolescente, che mantenga vicine le parti.

Del resto, si sente tanto parlare di “Rispetto” e cosa c’è di più rispettoso che accettare il fatto che ci possano essere idee diverse dalle nostre?

Con il partner o con i figli, magari non le condividiamo, magari non ci convinceranno delle loro ragioni, ma accettare che possano esserci punti di vista diversi, senza imporre le nostre idee con aggressività, è la base del rispetto reciproco.

È semplice farlo?

No. Occorre capire come applicare la teoria.

Chi fa questo sforzo smette di dare la colpa agli altri ed inizia a trovare soluzioni, trasformando il proprio mondo e la propria realtà

 

Fabio Salomoni