La menzogna… Molte coppie credono che un rapporto di coppia sano si debba fondare sulla totale sincerità e quindi, una coppia stabile, dovrebbe dire tutto senza omettere nulla, il che è un po’ arduo visto che non siamo del tutto sinceri neppure con noi stessi e, secondo Pamela Meyer, considerata la maggiore esperta al mondo sulle menzogne e autrice del best seller “Liespotting: tecniche collaudate per rilevare l’inganno”, ogni persona dice quotidianamente, una media di 50 menzogne.

A qualcuno verranno pur dette.

Mentire per evitare problemi

Sto seguendo una coppia in difficoltà attraverso un percorso di coaching e il partner, ogni tanto, non mente ma omette di dire alcune cose alla propria compagna e questo, per lei che poi viene a scoprire la realtà dei fatti, è intollerabile e crea situazioni di forte tensione.

Sapendo che lei si inalbera per queste situazioni ho chiesto al partner per quale motivo ha questo comportamento e la risposta è stata molto interessante: “È il modo per evitare problemi”.

Ovviamente, è il modo per evitare problemi nella sua testa, nella sua immaginazione, nelle sue ipotesi, perché nella realtà non evita proprio nulla e, anzi, è uno dei motivi di maggiore scontro e che li ha condotti a me.

Ma la risposta del partner è interessante.

Imparare a dire bugie

Mi sono chiesto come mai così tante persone, all’interno del rapporto di coppia e non solo, mentono o evitano di dire alcune verità e sono arrivato a questa conclusione:

il rimprovero e l’accusa
sono i genitori della menzogna.

Con ogni probabilità, è una spiegazione ma non deve essere un alibi, lo hanno appreso durante l’infanzia.

Faccio alcuni esempi:

  • Un bambino racconta alla nonna che due suoi compagni di classe hanno litigato e sono venuti alle mani e la nonna dice con tono di rimprovero: “Se sono tuoi amici, perché non sei intervenuto per dividerli?”. Messaggio che recepisce il bambino: “Era meglio se stavo zitto”.
  • Un ragazzo sta giocando con il proprio smartphone e il padre vedendolo bighellonare chiede “hai terminato i compiti?” “Sì” “Dici di sì ma scommetto che non li hai fatti tutti e stai a perdere tempo”. Messaggio che recepisce il ragazzo: “Era meglio se non rispondevo”
  • Una preadolescente confida alla madre che ha una “cotta” per un compagno di classe e la mamma risponde: “alla tua età è meglio se pensi a studiare!”. Messaggio che riceve la figlia: “Era meglio se non lo raccontavo e me lo tenevo per me”.

Se questi episodi sono sporadici, non accade nulla. Qualche volta c’è un corretto e opportuno rimprovero e altre volte ci sono adeguate lodi. Perfetto.

Purtroppo molti genitori non si accorgono di riuscire a trovare il lato negativo delle cose, il motivo per un rimprovero, per non apprezzare o addirittura disprezzare che porta i figli ad imparare che tacere o mentire è più conveniente che parlare con sincerità.

Molti figli con i quali parlo e che hanno difficoltà nei rapporti con i genitori mi dicono “Ogni volta che dico qualcosa trova il modo per farmi una critica, quindi ometto e spero di passarla liscia”.

La menzogna nella coppia

Spesso, anche all’interno del rapporto di coppia, si viene a creare una dinamica adulto-bambino, dove uno dei due si sente in dovere di fare continue osservazioni sul comportamento dell’altr*.

Quando avviene c’è un disallineamento di forze all’interno della coppia e, uno dei due assume il ruolo di “cane da guardia”, che rimprovera, fa notare, accusa e, in questo modo, esercita un continuo controllo della dinamica di coppia. L’altra persona, chi subisce questo tipo di rapporto, con atteggiamento pavido, per evitare probabili e potenziali problemi, mente o omette parte della verità e, se ha avuto una infanzia come descritta in precedenza, il comportamento gli sarà del tutto naturale perché lo ha già vissuto per tutto il periodo dell’infanzia.

Attenzione: non sto parlando di omettere o mentire su situazioni eclatanti come un tradimento o lo spendere tutti i soldi risparmiati alle macchinette.
Sto parlando di moltissime coppie nelle quali si è costretti ad evitare di dire che si sono fermati a prendere un caffè con un’amica perché si sentono rimproverare “Eh, io lavoro e tu in giro a divertirti”, oppure evitano di dire d’aver incontrato per strada la tal persona perché ricevono più o meno velate accuse dettate dalla gelosia. Adulti che non possono dire d’aver mangiato l’ultimo gelato nel congelatore perché si sentono rimproverare “Pensi solo a te. E se lo volessero i tuoi figli per merenda?” innescando il senso di colpa.

Mentire per proteggersi non è la soluzione

Come hai certamente capito, mentire per proteggersi non è la soluzione.

Prima o poi la verità viene a galla e, quando accade, i danni sono dilanianti perché venendo a conoscenza della menzogna la fiducia viene sempre meno.

Quello che si verifica è quel che avviene con i bambini: il bambino ruba la marmellata dal barattolo e vien scoperto dalla mamma con la bocca e le dita ancora imbrattate. Ha paura delle possibili conseguenze, ha paura del castigo e quindi quando la mamma chiede “chi ha mangiato la marmellata?” il bambino nega. Nega l’evidenza e la menzogna viene facilmente scoperta ma lui nega perché si trova in una posizione di inferiorità e per non subire il rimprovero o il castigo, nega.

Soluzioni di fronte alla menzogna

Quali sono le possibili strade da intraprendere in quelle dinamiche di coppia dove la menzogna o l’omissione è costantemente presente?

Le possibili vie d’uscita sono 2:

  1. che chi mente lavori su di sé per acquisire quelle sicurezze che gli permettono di dire la verità senza alcun timore, assumendosene la responsabilità. Significa compiere un percorso su di sé che porti verso una trasformazioni in adulto evoluto. Essere un adulto e non più quel bambino che temeva i rimproveri di papà o mamma. Significa avere il coraggio delle proprie azioni e di poter dire “ok, ho sbagliato, sono stato io e ho capito il mio errore”.

  2. che chi tende ad accusare o rimproverare si renda conto di avere questo tipo di atteggiamento e inizi a farlo sempre meno.

Scoprirai, che proprio come avviene nel rapporto genitori-figli, anche all’interno del rapporto di coppia, iniziando ad applicare il punto 2, inizierai a svolgere un lavoro “educativo” sull’altra persona facendole comprendere che non c’è nulla da temere, che non deve aver paura e quindi che non è più necessario ricorrere alla menzogna.

So che alcuni adulti si chiedo stupefatti: “Io dovrei educare il/la partner? Follia” ma la verità è che in un rapporto di coppia ci si educa reciprocamente in ogni giorno del rapporto.

Il problema è che coloro che agiscono mentendo e omettendo vengono scoperti e, quando accade, viene meno il patto di fiducia reciproca che porta ad un inevitabile distacco.

Se è vero che:

si mente ogni volta che il costo per la menzogna
è inferiore al costo per la verità

occorre convincere l’altra persona che dire la verità, per quanto difficile, costa meno che mentire rovinando irrimediabilmente il rapporto.

 

Fabio Salomoni