“Prevenire è meglio che curare” è uno slogan che si è piano piano scolpito nella mente delle persone e sarebbe utile applicarlo anche quando il rapporto di coppia crea insoddisfazione.

Eppure, pur comprendendone la validità, solo pochi lo mettono in pratica. Questo riguarda qualunque campo della salute psicofisica umana, inclusa la vita di coppia.

Nella vita di coppia si prevengono le difficoltà?

Sarebbe meraviglioso se le persone venissero da me alle prime avvisaglie di difficoltà, per capire in che modo ricreare una sincera armonia. Sarebbe ancora più strepitoso se venissero ancora prima delle avvisaglie, quando l’amore e la disponibilità reciproca traspirano dai pori, per scoprire come riuscire a mantenere questo stato di grazia che permette di prevenire i dissidi.

Ma non è così.

Si va dal medico quando c’è dolore

La maggior parte delle persone si rivolgono a me quando la situazione è seriamente compromessa e con l’aspettativa di ricevere quei 2 o 3 consigli che la sistemino rapidamente.
Comprendo le loro aspettative. Capisco che quando la situazione si fa “tesa” o insopportabile si desideri uscire dalla sofferenza il più rapidamente possibile.

Quali problemi nella coppia?

Le situazioni sono più o meno sempre quelle: il disinteresse di uno dei due, oppure la prevaricazione, la mancanza di comunicazione, o la disarmonia nella sfera sessuale, responsabilità o irresponsabilità, delusioni o incomprensioni e aspettative disattese.

Quali i primi segnali?

Quali sono le prime avvisaglie di un rapporto di coppia che scricchiola? Emozionalmente consiste nel rendersi conto che si provano sempre più sensazioni di sconforto, rabbia e delusione invece che serenità, armonia e gioia.
Una sensazione di vuoto si fa strada nel vissuto quotidiano ed è data dalla percezione di non ricevere ciò di cui si ha bisogno e che si ritiene doveroso all’interno di un rapporto di coppia.
Per qualcuno può essere la mancanza di sostegno o di fiducia, oppure la complicità o la disponibilità, spesso è un insieme di ingredienti mancanti che rendono la “pietanza” indigesta.

Mentalmente si inizia a ripetere spesso tra sé e sé che “non è più come una volta” o che “non è come, ovviamente, dovrebbe essere”. Ci si accorge che sono sempre di più i momenti di tensione dove si litiga per inezie o che per quieto vivere si preferisce non parlare o rispondere a monosillabi.

Il rapporto di coppia crea insoddisfazione

Quella flebile sensazione iniziale di un lento ed inesorabile galleggiare verso la deriva si impossessa di uno dei partner che acquisisce una consapevolezza. È come se ci si trascinasse giorno dopo giorno senza una meta, senza un perché, con la percezione di sprecare le giornate, il proprio tempo, l’esistenza, invischiati in un rapporto che non lascia intravedere alcuna svolta per il futuro.

La perdita della speranza.
lo sconforto emerge, lo scoramento nel vedere la propria vita scivolare via imbevuta di latente infelicità.

Il rapporto di coppia crea insoddisfazione, ma quali scelte si fanno?

Qualcuno si arrende.
Decidono di risparmiare le energie che, ritengono, andrebbero comunque inutilmente sprecate all’interno del rapporto di coppia e le indirizzano in altre direzioni: i figli, il lavoro, gli amici e gli hobby.

Qualcuno decide di fuggire.
Dopo la rabbia o lo sconforto, decidono di interrompere il rapporto.
In molti casi, dopo un necessario tempo di disintossicazione dalle scorie della relazione appena conclusa, si immergono in nuovi legami ma, se prenderanno analoghe decisioni e ripeteranno vecchie abitudini, dopo l’iniziale idillio torneranno piano piano a “galleggiare” inesorabilmente verso la deriva.

Qual era il tuo sogno di coppia?

Tutti sognano.
Coloro che vengono coinvolti in una relazione sognano come sarà e ciò che di bello e magico riusciranno a vivere ma, presi dalle incombenze giornaliere, quei sogni vengono riposti in un cassetto e la chiave con il quale è stato chiuso viene smarrita chissà dove.
Vuoi sapere la verità? Il sogno non è nel cassetto. È li fuori e attende di essere realizzato e vissuto. Chiuso nel cassetto ci sei tu, bloccata/o nelle abitudini, nelle false credenze, nei limiti appresi fin da piccoli e che ci tengono bloccati, serrati tra le pareti di troppe paure.

Non dobbiamo estrarre dal cassetto i sogni ma avere il coraggio di uscire noi allo scoperto e cercare le migliori soluzioni e opportunità per essere finalmente e meritatamente felici.

Il mio compito è proprio aiutare coloro che desiderano compiere questo percorso di rinascita.

 

Fabio Salomoni