Non c’è nulla da fare… uomini e donne non si capiscono. Perché dico questo? Ve lo spiego subito.

Ho letto di un interessante sondaggio d’opinione condotto dal 2005 al 2012 da Barbara Annis, dal quale emerge che il 9% degli uomini afferma di capire le donne e il 91%, dicono di non capirci assolutamente nulla.

Già questo dato è interessante.

Significa che per la maggior parte degli uomini, i pensieri, gli atteggiamenti e le scelte delle donne, costituiscono un mistero.

L’altro dato, che mi ha incuriosito, è che il 68% delle donne afferma di capire molto bene gli uomini (solo di capirli, non di condividerli o approvarli).

È un dato interessante, perché poi, quando durante i corsi spiego i meccanismi di pensiero maschile, molte donne sono stupite e affermano di trovarlo complesso e complicato.

Quindi, credono di conoscerlo molto bene, ma non è così.

Da questi due dati emerge una doppia difficoltà: Lui non la capisce, perché la complessità di Lei non la conosce e gli sembra assurda.

Lei è convinta che la semplicità di Lui sia facilmente codificabile, ma resta delusa quando le cose non vanno come si sarebbe aspettata.

Quindi? Uomini e donne non si capiscono…

Se non conosci o non capisci, nascono le incomprensioni e le spaccature.

Di recente ho letto un libro sulle differenze tra donne e uomini.

In un libro mi aspetto di trovare conoscenza.

Purtroppo in questo testo i due autori, hanno fornito una descrizione, in particolare dell’uomo, gretta e meschina, ricolma di stereotipi, che poco ha a che fare con la realtà, e per nulla utile.

Lo posso accettare se sono affermazioni superficiali e approssimative fatte tra amici durante l’aperitivo, dove magari, chiacchierando del più e del meno, due amiche si incontrano e una di loro ha appena avuto una delusione sentimentale; in questo caso può essere comprensibile che venga fatto un elenco di critiche, accuse e difetti, ma in un libro no.

Se il proposito è far scoprire le differenze tra i due sessi, non puoi scrivere un elenco di generalizzazioni e banalità del pensare comune, perché il pensiero comune manca di nozioni e studi, sono il frutto di considerazioni personali che ognuno trae sulla base dei propri presupposti, vissuti e punti di vista.

Adoro la citazione di Albert Einstein:

“Se si giudica un pesce dalla sua abilità di arrampicarsi sugli alberi, passerà tutta la sua vita a credersi stupido”

e la prendo come spunto per dire che, se gli uomini giudicano il modo di pensare ed agire femminile paragonandolo al proprio, se le donne giudicano il modo di pensare ed agire maschile paragonandolo al proprio, ogni uomo sarà troppo stupido e ogni donna troppo complicata.

Non c’è nulla di stupido e nulla di complicato, sono semplicemente differenti, ma sono spiegabili, hanno delle motivazioni, e sono necessari entrambi.

Basta giudicare. È giunto il momento di accettare, accogliere.

Se i dati rivelano che il 91% degli uomini non ci capisce nulla, non puoi propinare i soliti luoghi comuni se l’intento è che arrivino a comprendere meglio il mondo femminile.

Se il 68% delle donne crede di conoscere e capire gli uomini, non puoi proporre loro, le stesse errate conclusioni che già posseggono, altrimenti Lei e Lui continueranno a non capirsi e ad accettarsi con sempre maggiore difficoltà.

Concludo dicendo: cosa fa quel 91% degli uomini per comprendere meglio le donne?

Cosa fanno per decodificare quel pensiero che ritengono complicato?

Di quel 91%, il 91% non fa nulla. Si sono bloccati accettando che sia un dato di fatto immutabile.

E quel 68% delle donne? Solo una parte di loro andrà oltre i preconcetti.

Ma io sono fiducioso. Sono convinto che si possa riavvicinare i due sessi al di là delle differenze.

Le differenze non sono un limite, sono una risorsa.

 

Fabio Salomoni