Da molti anni mi occupo di comunicazione in famiglia, con il partner e con i figli, e sempre più spesso mi accorgo che le aspettative sono di ricevere una frase, una parola, un gesto, che risolva tutto e immediatamente.

La verità è che un marito che non ascolta, una moglie che critica sempre o un figlio che non si impegna sono situazioni che possono essere modificate, ma richiedono un impegno ed un lavoro su di sé.

Oggi ti racconto di tutti coloro che si rivolgono a te per ricevere un aiuto, ma che nella realtà ti stanno indirettamente comunicando: “Non ho voglia. Non mi va!”.

Non hanno voglia di iniziare,
non hanno voglia di cambiare,
non hanno voglia di migliorare.

Semplicemente non si ascoltano i consigli che sono stati chiesti.

Vale per la famiglia così come per il lavoro o con i tuoi amici.

Hanno un problema, che li assilla, che non li fa vivere con gioia e serenità, e ti chiedono di aiutarli in qualunque modo perché: “Non so più dove sbattere la testa, non so proprio come uscirne”.

Tu dai loro un consiglio, oppure sei un professionista e sulla base delle tue competenze, dai dei suggerimenti o delle indicazioni, ed ecco che come risposta, ti dicono che non funzionerà con il 100% delle persone, oppure nel 100% dei casi, e quindi non vale, non funziona, inutile applicarla: non si ascoltano i consigli che sono stati chiesti.

Indirettamente ti stanno chiedendo di dargli un nuovo consiglio, ma bocceranno nello stesso modo anche quello, e poi un terzo e così via.

Tengo spesso corsi di comunicazione per i genitori e per le coppie, magari per affrontare al meglio situazioni di conflittualità all’interno della realtà familiare e capita sempre più spesso che quando vengono spiegate delle alternative o dei nuovi approcci, alcune persone cerchino di mantenere lo status con affermazioni del tipo:

Eh, ma mica lo puoi applicare sempre!
“Ma con qualcuno, a volte…”,
“Però, non è che sempre…”,
“Ma non è che ogni volta…”

SONO ALIBI

Nulla funziona nel 100% dei casi, e comunque prima di sapere se funzionerà o meno nel tuo caso, devi impegnarti ad applicarlo per un certo periodo.

Se valesse solo la regola del 100% allora non si dovrebbe assumere alcun farmaco, perché non esiste una casistica di guarigione del 100% di coloro che lo assumono.

I cuochi non dovrebbero cucinare, perché non possono pensare che il loro piatto piaccia al 100% di chi lo assaggerà.

Un venditore non può sperare di ricevere una frase magica che improvvisamente faccia chiudere ogni contratto.

Neppure coloro che regalano un assaggio del proprio prodotto al supermercato, riescono a far assaggiare il pezzetto di formaggio o di mortadella a tutti i passanti.

Nonostante sia gratuito, hanno dei no.

Quindi non vale? Quindi non funziona?

Coloro che vengono ai nostri corsi, dovrebbero essere in cerca di soluzioni diverse da quelle applicate sino ad ora.

Accantonare tutto con un semplice “Non funziona nel 100% dei casi” non migliora la situazione che si sta vivendo.

Stanno solo cercando un motivo per non agire,
per non fare qualcosa di nuovo,
per non affrontare la difficoltà

Sai cosa stanno aspettando? Alcuni sono in attesa di qualcuno che sistemi tutto al posto loro, senza fatica e senza sforzo: magia.

Altri attendono che il cambiamento lo facciano le altre persone e quindi che cambi il partner o che modifichino il comportamento i figli.

Ma perché mai le altre persone dovrebbero modificare comunicazione, atteggiamenti, abitudini comunicative, se noi che viviamo una difficoltà, non siamo disposti a farlo?

Guardati da coloro che davanti alle tue proposte, rispondono che non funzionano mai, nel 100% dei casi.

Stanno solo cercando una scusa per non agire.

 

Fabio Salomoni