L’arrivo dei figli destabilizza l’equilibrio di molte relazioni, anche di quelle che fino a quel momento andavano d’accordo. Quindi è necessario ritagliare del tempo e dello spazio per la coppia così da poter ricreare un nuovo equilibrio.

Spesso parlo di coppie in difficoltà, con problemi di comunicazione, con difficoltà di incomprensione reciproca, ma ci sono anche moltissime coppie che non avrebbero nessuno di questi problemi o difficoltà.

Stanno bene, vanno d’accordo, qualche piccola schermaglia di tanto in tanto, ma tutto gestito con intelligenza e amore reciproco.

Quindi stiamo parlando di persone che hanno saputo creare un proprio equilibrio di pace e serenità traendone estrema soddisfazione.

Arrivano i figli, cambiano gli equilibri, bisogna trovare un nuovo spazio per la coppia

Ad un certo punto arrivano i figli.
Gli equilibri di gioia e serenità mutano.
Ciò che era prioritario non lo è più e i figli sembrano dissipare ogni nostra energia.

Ecco che arrivano le prime vere difficoltà, perché nessuno mette in discussione la priorità da dedicare ai figli, ma ci si accorge, contemporaneamente che non si può mettere a repentaglio il rapporto di coppia.

Così, sorge la domanda:

Come ritagliarsi un po’ di spazio per la coppia nonostante la presenza dei figli?

La prima risposta che mi sento di darti è: come puoi non farlo?
Come puoi pensare di mantenere la coppia viva se non lo fai? Ritagliare del tempo per la coppia dopo l’arrivo dei figli è di fondamentale importanza per far funzionare la relazione.

Qui entra in funzione la mia parte provocatoria, che ha lo scopo di farti fare il click utile e necessario, e la mia parte provocatoria ti chiede: perché non ti dedichi alla coppia totalmente e non lasci perdere i figli?

Lascia che crescano, se ci riescono; lascia che si arrangino; lascia che, forse, imparino a diventare grandi; lascia che scoprano come sopravvivere. Perché non lo fai?

Non lo fai perché sai che morirebbero. Perché sai che sarebbe la loro fine. Perché ci tieni infinitamente e sei disposta/o a tutto pur di dare loro una crescita sana e affettivamente serena.

Ok, allora, se non te ne prendi cura, cosa pensi che accada al tuo rapporto di coppia?

Trova il tempo e lo spazio per la coppia

Devi trovare il modo. Devi trovarlo assolutamente. È una priorità, se tieni alla coppia.

Non dico che sia facile, non dico che non costi fatica, non dico che non ti costi tensione (perché le prime volte che lasci i figli a qualcuno continui a pensarci e non te la godi per niente) ma, se non vuoi che muoia il rapporto di coppia, deve diventare una tua priorità.

C’è una priorità figli per la loro sopravvivenza e c’è una priorità di coppia per la vostra sopravvivenza.

Cosa ti impedisce di lasciarli a qualcuno? Quanto spesso? Sempre? Tutti i giorni? Tutte le ore di ogni giorno? Ma no! Alla fine, stiamo parlando di dare, di tanto in tanto, un po’ di ossigeno alla coppia; una volta ogni tanto per riprendere un po’ di complicità. È fattibile.

Cerchi soluzioni o cerchi problemi?

A coloro che hanno fatto il mio corso di “Comunicazione efficace nella coppia” ho assegnato un compito da eseguire ogni giorno per 7 settimane per ritrovare un po’ di complicità. Ogni giorno hanno un piccolo compitino da svolgere.

È un modo per ricreare un senso di complicità, vicinanza e interesse reciproco, ma ognuno può cercare i propri modi, basta smettere di pensare che sia impossibile.

Quando io e mia moglie ci iscrivemmo al nostro primo percorso di crescita personale, avevamo i figli piccoli e i corsi duravano un intero weekend a Rimini: 12 incontri una volta al mese per un anno.

Impegnativo ma decidemmo di farlo. Antonella era decisa, tutti eravamo convinti e poi mia moglie iniziò a dire: “Ma come facciamo con le ferie? Se poi non ti danno le ferie con i tuoi turni in ospedale? Come si fa?” “E i soldi? Un percorso per 2. 12 appuntamenti, più 12 viaggi, più 12 pernotti in hotel e pranzi e cene. Solo il corso costava 3milioni delle vecchie lire più iva a testa. Non facevo il petroliere, quindi il tutto ha significato metterci una decina di milioni di lire. Poi mi disse “E i figli? A chi li lasciamo?” altro problema.

Alla fine, parlai con Antonella… “Ma, fammi capire, lo vuoi fare o non lo vuoi fare? Credi ci sia utile o non lo credi? Se lo vuoi fare cerchiamo soluzioni, se NON lo vuoi fare cerchiamo solo problemi”.

Come per magia abbiamo iniziato a cercare soluzioni e il percorso lo abbiamo fatto.

I problemi esistono? Sì, certo, ma sta a noi fermarci davanti al muro delle difficoltà, oppure impegnarci a trovare un modo per passare dall’altra parte.

Non sai come fare con i tuoi figli? Trova una baby sitter, affidali ai nonni, trova una tua amica, una mamma del compagno di classe del tuo bimbo te lo tiene a dormire per una sera e poi ricambierai tenendo una volta il loro figlio.

Noi risolvemmo con questi espedienti.
E i figli? Si abituano a tutto.
Si abituano anche al fatto che i genitori si vadano a divertire.

 

Fabio Salomoni