Cosa si può fare quando il partner, è abituato ad eccedere con le critiche, sia nei tuoi confronti che verso i figli?

Il vero problema non sono le critiche: criticare è spesso utile e aiuta al miglioramento. Il vero problema è la quantità e la modalità con cui vengono elargite le critiche.

Spesso, ad infastidire è il fatto che le osservazioni vengono fatte in modo brusco, svilente, con toni che portano ad alzare un muro comunicativo per potersi difendere.

Spesso mi viene chiesto in che modo far capire al partner che deve limitare questo comportamento, ma inizio con il ribadire il concetto che vi dico sempre: “Non puoi fare in modo che cambi chi non vuole cambiare”.

Anche in questo caso, non puoi fare in modo che tuo marito non sia più iper-critico a meno che lui non acquisisca una consapevolezza in tal senso e non decida di agire e impegnarsi per correggersi. 

Senza consapevolezza non ci può essere miglioramento, cambiamento, evoluzione.

Si critica a fin di bene

La critica non va condannata, è un elemento di crescita, può fornire indicazioni utili di miglioramento.
Dipende, se la critica è solo una critica fine a se stessa, tesa a distruggere, oppure se la critica comprende un consiglio, una soluzione, un’alternativa ed ha lo scopo di contribuire nella costruzione.

Altro aspetto importante: perché critichiamo? Tutti lo facciamo; perché? Per far sentire gli altri degli inetti? No. Il 99% delle persone che criticano lo fanno perché, nelle loro intenzioni, c’è il proposito di far notare aspetti da migliorare. Quindi il fine è solitamente “buono”.

Il vero problema è che l’iper-critico non ottiene nulla di positivo, perché il suo atteggiamento è così irritante da portare, le persone a cui si rivolge, a non ascoltarlo.

Come tutelare se stessi e i figli dalle troppe critiche?

Se non possiamo agire per modificare in un’altra persona il comportamento di eccedere nelle critiche, cosa possiamo fare? Dobbiamo subire ineluttabilmente? Certo che no.

Potendo agire solo su noi stessi, possiamo impegnarci per apprendere dei meccanismi di difesa perché le critiche non siano irritanti e non vadano ad incidere sulla propria autostima.

Allo stesso modo è possibile agire sui figli, fornendo loro gli strumenti perché siano impermeabili alle critiche che potrebbero incidere sull’idea che hanno di se stessi.

Come agire perché formino una buona autostima? Intanto puoi compensare le critiche dando feedback positivi. Frasi di incoraggiamento e fiducia, ripetute più volte, divenendo “antidoto” delle critiche.

Evitare l’eccessiva autostima

Alcuni mi dicono: “Ma non c’è il pericolo che poi si crei una autostima eccessiva?”. In un bambino va dosata, fatta con amore, sapendo cosa dire e in che modo. Con un ragazzino direi di no, perché dopo una certa età le basi della personalità si sono ormai formate. Possono essere corrette, aggiustate, ma non possono essere stravolte. In un adulto no di sicuro. Non è che chi è convinto di valere poco o nulla possa iniziare a pensare di essere il migliore del mondo solo per delle frasi incoraggianti. Fanno certamente bene, ma non ribaltano una personalità.

Immagino che chi ha il problema d’avere un partner iper-critico vorrebbe una risposta come: “Fai così e tuo marito smetterà di essere criticone” ma le frasi “magiche” che risolvono all’istante non esistono.

Oltre a frasi di lodi e fiducia possiamo fare altro per compensare le critiche del partner? Si, tutto ciò che aiuta e concorre nel creare e saldare un’autostima solida. Non lo si ottiene con un esercizio o un trucchetto, ma con un serio e costante lavoro su di sé. Perché l’autostima non è data da ciò che pensi di saper fare, ma da ciò che senti di saper essere.

 

Fabio Salomoni