Essere coppia significa condividere diversi momenti insieme, significa stare a stretto contatto, significa prendere decisioni che influiscono sulla coppia stessa ed è normale avere delle discussioni.

Coloro che si aspettano una vita di coppia senza discussioni, desiderano solo il palpito dell’innamoramento, intenso e fugace ma che non ha nulla a che vedere con un vero rapporto tra 2 partner.

I veri motivi delle discussioni sono un argomento importante perché il più delle volte, gli argomenti di discussione, sono solo la superficie, la goccia che fa traboccare il vaso, ma le vere ragioni sono solitamente altre e molto più profonde.

I 5 motivi che portano alle discussioni di coppia

Andiamo a vedere quali sono i motivi reali che portano agli scontri all’interno delle coppie:

1) “ll modo in cui mi ha parlato”

In questo caso il problema non erano le ciabatte che hai lasciato fuori posto, non era neanche il fatto che hai speso dei soldi senza dirglielo e nemmeno il non aver salutato suo fratello o sua madre al telefono: il vero problema è che quando ti ha fatto osservare quelle cose lo ha fatto con una modalità che hai percepito come d’attacco, d’accusa, ed è a questo che ti sei opposto/a innescando la discussione.

Quando si fanno le proprie osservazioni con una modalità che viene percepita come accusatoria scatta il bisogno di difendersi e molti lo fanno attaccando a loro volta.

Dobbiamo sapere che se all’interno della coppia ci sono delle discussioni continue che creano spaccature e sofferenza, una delle prime cose che occorre osservare, e su cui è necessario lavorare, è il come vengono dette le cose, il tono con cui si fanno le osservazioni.

 2) “L’atteggiamento con cui mi parla”

Andando a guardare sotto la superficie, un altro motivo che porta le coppie a discutere realmente, è l’atteggiamento.

Anche in questo caso, a far arrabbiare non è il suo comportamento (anche se di solito è il motivo della discussione) ma perché con il suo modo di fare ti ricorda un atteggiamento del tuo genitore facendoti sentire come quando eri piccolo/a e ti redarguivano, o ti ricorda un/a precedente partner che ti dava fastidio e che ti riporta ai momenti di sofferenza di quell’esperienza, oppure perché si ha l’impressione che con il suo atteggiamento voglia fare il/la maestrino/a sminuendoti.

Quindi, a determinare la discussione e lo scontro, non è perché non ti ha dato una mano a sparecchiare ma perché lo ha fatto con un atteggiamento che ha innescato in te un fastidio.

Come puoi facilmente capire, la discussione è apparentemente ciò che ha fatto, ma nella realtà è dovuta al collegamento che tu hai fatto con i tuoi eventi del passato che riemergono.

Ti infastidiscono perché sono legati a ricordi dolorosi ma, magari ad altre persone, quello stesso atteggiamento non risveglierebbe nessuna collera o nessun fastidio.

3) “Ha risvegliato insicurezze e paure”

Altro argomento reale che porta alle discussioni quando andiamo a guardare sotto l’apparenza dei fatti, sono le proprie paure e le proprie insicurezze che vengono riportate a galla dalle sue parole.

Molto spesso ad accendere la discussione sono le frasi che il/la partner dice, o un suo gesto, che vengono considerate con la volontà di sottolineare una tua mancanza o un tuo limite o una tua lacuna.

Un attacco premeditato al fine di sminuire.

Le persone che hanno delle debolezze hanno spesso la sensazione che gli altri vogliano infierire su di loro e, se si parte con questa convinzione, è molto probabile che le situazioni vengano interpretate attraverso questa ottica, spesso male interpretando o fraintendendo le parole altrui.

Se sono convinto di essere poco simpatico e che le persone mi giudicano come antipatico, molto probabilmente ogni loro sguardo, ogni loro frase, ogni loro azione la interpreto come riprova della mia scarsa simpatia e della loro più o meno velata intenzione di manifestare insofferenza nei miei confronti.

Se una persona ha una bassa autostima e si considera di scarso valore, è facile che consideri i messaggi altrui come un tentativo di rimarcare le sue mancanze.

Se, dall’altra parte, non c’era questa intenzione ed è solo un’errata interpretazione condizionata dalle proprie convinzioni, occorrerebbe lavorare sulla propria autostima, sulla propria interpretazione delle situazioni e non sul problema superficiale che, apparentemente, innesca la discussione.

4) “Le aspettative infrante”

Un’altra motivazione che porta realmente alle discussioni sono le speranze che non si realizzano.

Ad innescare la rabbia e la discussione è la delusione per le aspettative che sono state frustrate.

Sì, perché le coppie che hanno difficoltà, solitamente non sono coppie che non credono più nel matrimonio o nel rapporto di coppia ma sono coppie che avevano molte aspettative e si ritrovano a vivere cocenti delusioni per tutte le aspettative infrante.

La grande differenza tra il rapporto di coppia di oggi e quello di altre generazioni è che oggi c’è l’aspettativa di trovare un amore perfetto, totalmente appagante, che si basi sul grande amore e quando qualcosa va per un altro verso, quando qualcosa non funziona, quando ci sono delle incomprensioni e quando le aspettative vanno deluse, ecco che il sogno si infrange, il castello crolla e si crea la rottura.

Anche in questo caso, le discussioni non sono per il motivo della discussione stessa bensì per il rammarico e la delusione di ciò che si riteneva ovvio ma che non si è verificato.

5) “La paura di soffrire”

Infine, una parte delle discussioni, sono la conseguenza di timori e paure personali che preoccupano e che in qualche modo vengono fatte riemergere da quell’episodio, o da quelle parole o da quell’atteggiamento.

Può essere la paura di essere abbandonati a scatenare la reazione, magari per il timore di non essere abbastanza perché il/la partner sia soddisfatto/a decidendo di lasciarci, oppure il timore che gli altri, parenti o conoscenti, ci considerino pessimi partner o pessimi genitori o non all’altezza per qualcosa, e il timore che il loro giudizio possa influenzare il/la partner.

Insomma, qualunque sia la paura o il timore possibile nel profondo dell’animo e che vengono solleticati e riportati in superficie, sono il reale motivo che porta a controbattere con veemenza a quella frase, ed è il reale motivo che fa reagire con rabbia innescando la discussione.

Come affrontare le discussioni di coppia?

Ecco, questi sono i motivi reali che portano alle discussioni.

Comprendere questo ci permette di non cadere nell’errore di spendere tempo ed energie a cercare di correggere e rimediare a torti che sono solo l’apparenza e non il reale motivo del fastidio.

Troppe coppie si guardano in cagnesco per una serie di ragioni e decidono di andare dal “professionista” di turno che magari li fa lavorare solo sui problemi apparenti ma, poiché non sono i veri motivi delle discussioni, anche se trovassero dei compromessi su quelle situazioni, dopo poco ne emergono altre perché sono solo i sintomi di reali malesseri profondi.

Da chi dipendono le discussioni di coppia

Come avrai notato, le vere motivazioni che portano alle discussioni di coppia sono personali.

Si accende la lite perché avevi in te delle corde sensibili che le sue parole hanno fatto vibrare facendoti soffrire. Ma le sue parole, fossero state rivolte ad altre persone prive di quei “nervi scoperti”, avrebbero innescato reazioni ben diverse.

Nella maggior parte dei casi i motivi che portano le coppie a litigare non dovrebbero puntare il dito contro l’altro/a, contro lui o lei; per affrontarli, per correggerli, per risolverli e tornare ad essere felici devi deciderti a lavorare su di te, e se non lo fai, capita molto spesso che la coppia si divida e, dopo 1, 5, 10 anni, ci si trovi a vivere una nuova relazione, ma è solo una questione di tempo, e queste stesse dinamiche personali e profonde, tornano ad emergere e le difficoltà di coppia si ripresentano.

Ancora una volta, ecco la risposta a tutti coloro che pensano e mi dicono “il problema non sono io, è lui/lei, perché mai dovrei lavorare su di me?”: perché la felicità, così come la rabbia, sono in te.

 

Fabio Salomoni