È normale che l’adolescente escluda il genitore? Capita spesso che gli adolescenti si rintanino tra le mura della propria stanza escludendo i propri genitori.

Molti genitori che hanno a che fare con gli adolescenti pensano: “Se parlo potrei sbagliare e se non parlo potrei sbagliare ugualmente” quindi?

Qual è il giusto comportamento con gli adolescenti?

La risposta è ovviamente molto complessa e non può essere risolta con un semplice “fai così”.

Una delle prime domande dei genitori è: “Fino a che punto, quello dei miei figli, è un atteggiamento sano?” e la risposta è in parte nella tua ragione e in parte nel tuo cuore.

Certo, ci sono delle situazioni probabilmente patologiche. Faccio alcuni esempi: se ogni volta che cerchi di instaurare un dialogo ricevi sempre (ma non dico sempre tanto per dire) risposte cariche di rabbia, urla, o quasi sempre finisce con lo scagliare e rompere qualche oggetto, allora possiamo ipotizzare un disturbo e sarebbe bene rivolgersi ad uno psichiatra dell’età adolescenziale, perché un comportamento di questo tipo eccede di molto la soglia della normalità.

Oppure, altro esempio, i figli restano tutto il giorno in camera, non vogliono più uscire, tapparelle abbassate, non cambiano mai l’aria della stanza, non si lavano, e a volte li senti piangere, anche in questo caso il livello di chiusura in sé è eccessivo, troppo, hanno messo un muro tra sé e il mondo, e occorre intervenire affidandosi a qualcuno.

Ma questi sono casi eclatanti.

Nella stragrande maggioranza dei casi non si è a questo punto, le situazioni sono meno clamorose.

Quindi chiediamoci, è normale che l’adolescente escluda il genitore?

Non so quale sia la tua reale e completa situazione. Se fosse una di quelle descritte, la risposta sarebbe semplice “non è normale ed è segno di una sofferenza che va considerata e curata”, ma se la situazione è ibrida, allora il limite, la linea di demarcazione, la tracci tu.

Capita che vi siano momenti di dialogo? Capita che qualche volta, per sbaglio, racconti qualche aneddoto che riguarda sé stesso o i suoi amici? Se la risposta è sì lo scenario cambia di molto.

La difficoltà dei genitori con un adolescente

Come genitori di figli adolescenti sappiamo che i figli desiderano dare l’impressione di essere ormai grandi e autonomi. Però è bene precisare una cosa: i figli, anche se adolescenti, anche se si sentono ormai adulti, sono in un periodo di paure e preoccupazioni.

Magari sono preoccupati per questioni che a te possono apparire come delle stupidaggini, ma per loro sono fonte di preoccupazione e tensioni, al punto di pensare costantemente alla propria difficoltà senza riuscire a trovare possibili vie d’uscita e, in questi momenti, anche se rifiutano il contatto con noi, dobbiamo essere consapevoli che a parlare è il loro bisogno di sentirsi ormai grandi e autonomi e, il loro atteggiamento non è realmente dovuto al considerarci ormai inutili.

Una parte di loro spera che il genitore sia presente e possa intervenire aiutandoli.

La verità è che una parte di tuo figlio non ti vuole perché significherebbe tornare ad essere considerato un bambino, ma una parte di lui ti vuole perché sente di avere ancora bisogno di te e in questo tira e molla emotivo, noi genitori, camminiamo sulle uova.

Quindi è normale che l’adolescente escluda il genitore?

Come dovrebbe comportarsi il genitore dell’adolescente?

È necessario ricostruire equilibri nuovi, creare un percorso che ti faccia interagire diversamente con l’adolescente, eliminare quei tratti del nostro comportamento e atteggiamento che hanno fatto allontanare l’adolescente, perché, dobbiamo dircelo, la norma non è che si crei un muro tra adolescente e genitori, la norma è che l’adolescente conquisti una sempre maggiore autonomia in armonia e con la collaborazione dei genitori che lo accompagnano in questo processo evolutivo.

Se i figli ad un certo punto tirano su il muro comunicativo significa che qualcosa del nostro atteggiamento, del nostro modo di fare o parlare, ha fatto credere loro che l’unica via possibile, fosse allontanarci o evitarci.

Magari li abbiamo troppo giudicati e, per non essere più criticati, contestati, per non sentirsi più non capiti da noi, hanno deciso di allontanarci.

Occorre lentamente cambiare il nostro atteggiamento, occorre far percepire che siamo presenti per dare una mano se desiderano riceverla e che non siamo li per giudicarli, criticarli e condannarli.

Se tra te e i tuoi figli si è creato un muro invalicabile che rende impossibile la comunicazione devi, come prima cosa, riguadagnarti la possibilità di entrare nella loro vita.

L’adolescente è normale se fa l’adolescente

L’adolescente è normale se fa l’adolescente. Se ti aspetti che si comporti da adulto, andrai incontro a frustrazione certa.

È normale che l’adolescente escluda il genitore?
Sicuramente è normale che i figli chiudano la porta della propria stanza e non ti facciano entrare; è il loro mondo ma, quando i tuoi figli non ti ci fanno entrare mai, come se fosse un campo minato, come se ci fosse il filo spinato impedendoti l’accesso, allora significa che la tua presenza è vissuta come negativa, più che fastidiosa, altamente invadente.

Cosa puoi fare? Pensi forse di girare la maniglia e entrare nella sua camera nonostante i cartelli “Vietato entrare” e il filo spinato? No, peggioreresti sempre più la situazione: dovrai bussare, dovrai guadagnarti il permesso per entrare riconquistando “credibilità”, dovrai poco a poco convincerlo che non sei una minaccia e che puoi essere una risorsa.

Il tutto dovrai guadagnartelo molto lentamente perché, quando si parla di rapporti umani, ci impieghiamo anni ad arrivare a una certa situazione.

E non puoi pensare di rimetterli a posto con una semplice frase o in un momento. Occorre il tempo necessario per ricostruire, è necessario ricreare, all’interno dei nostri figli, una percezione diversa di noi genitori e puoi ben immaginare che è un lavoro come quello degli archeologi che scavano le buche spostando la terra con il pennellino: se vuoi, puoi usare il piccone e la vanga, ma con ogni probabilità spaccherai quel prezioso vaso dal valore inestimabile.

L’errore di molti genitori con figli adolescenti

Il problema è che noi genitori dovremmo parlare di meno e ascoltarli di più.
Dovremmo ascoltarli senza dire nulla, senza commentare, senza dare giudizi in merito, solo con lo scopo (dico “solo” ma è importantissimo) di essere valvola di sfogo, di essere una presenza, di essere lo specchio al quale possono rivolgersi qualora lo desiderassero.

Perché i figli non si sentono di poter parlare con alcuni genitori? Dovremmo chiedercelo.

Cosa abbiamo fatto perché si creasse questa dinamica? Cosa non abbia fatto arrivando a minare il dialogo?

Magari i tuoi figli si aspettano qualcosa da te, magari si aspettano che dimostri loro il tuo amore in un certo modo che non stai capendo e quindi stai inconsapevolmente infrangendo le loro aspettative; insomma, per ri-entrare nelle loro vite, spesso è necessario creare presupposti diversi per poter ottenere uno spiraglio nel quale introdurci.

C’è bisogno di impegno, tempo e lavoro e io posso aiutarti a realizzarlo.

 

Fabio Salomoni