Si sente dire sempre più spesso che il dialogo nella coppia in difficoltà si crea di rado. Sono state fatte numerose interviste alle coppie che si sono separate o divise ed è balzato all’occhio come, tra le motivazioni che hanno portato alla fine della relazione, le difficoltà o la mancanza di dialogo ci sia sempre.

Una delle cause principali per la poca comunicazione all’interno della coppia, è lo stress. La maggior parte di noi vive sottoposto a dei ritmi intollerabili, con una moltitudine di impegni ogni giorno, sempre di corsa tra il lavoro e gli impegni familiari.
La sera, quando finalmente si rincasa, molti non hanno la forza per dialogare, preferendo spegnere il cervello, davanti a un qualunque programma TV.

In questo modo, le giornate si susseguono, presi dai troppi impegni, trasformando l’esistenza in una vita di routine.
Ci si alza la mattina, ci si prepara per uscire, si va al lavoro, il traffico, il parcheggio, la spesa, i figli da portare o prendere, cucinare, le faccende di casa e si va a dormire, un giorno dopo l’altro. Immersi nel “fare” non ci si accorge che si sta tralasciando l’amore, il rapporto di coppia, il dare e ricevere attenzioni, il far sentire desiderata e preziosa la persona con la quale condividiamo la vita.

Dialogo nella coppia e il bisogno di lei di comunicare

In questa vita sempre più frenetica, la donna ha bisogno di dialogare per ridurre i livelli di stress. Attraverso il dialogo, la donna aumenta la produzione di ossitocina che entra in gioco per ridurle il cortisolo dello stress.
Dialogando la donna riesce a fare chiarezza nei propri pensieri e, quando il suo compagno la ascolta e partecipa al dialogo, lei riceve il messaggio che lui ha a cuore il suo benessere, la vede, non è trasparente. Quando un partner ascolta la propria compagna le sta rivolgendo le proprie attenzioni e questo è un impagabile messaggio d’amore per qualunque donna.

Parlare “fine a se stesso”, tanto per parlare, non è affatto “fine a se stesso”: serve alle donne per ridurre lo stress e per sentire di avere al proprio fianco un compagno realmente interessato e partecipe.

Dialogo di coppia e il bisogno di lui di non comunicare

Per la maggior parte degli uomini, quanto fin qui scritto, è quasi incomprensibile.
Per lui, il dialogo deve essere finalizzato a qualcosa di ben preciso, altrimenti non ne comprende lo scopo. Quando la compagna cerca di raccontargli com’è andata la giornata, se descrive un problema che ha vissuto lui tenderà a credere che gli stia chiedendo una mano per risolverlo, e se non gli racconta di alcun problema, lui si chiederà perché mai glielo stia raccontando.

La maggior parte degli uomini credono che la comunicazione sia principalmente improntata su problemi-soluzioni e quando la partner racconta loro di un problema, se ne fanno carico considerando la conversazione come una richiesta d’aiuto.

Allo stesso modo, la maggior parte degli uomini preferiscono non condividere i propri problemi con la partner perché avrebbero la sensazione di caricarli sulle spalle dell’amata.
Molto spesso, i silenzi dei compagni, sono una forma di protezione nella convinzione di aiutare la donna evitando di caricare su di lei il peso dei problemi e delle difficoltà; un po’ come fanno i genitori con i bambini tutelandoli mantenendoli all’oscuro dalle difficoltà che si stanno attraversando… peccato che la partner non è una bambina e questo silenzio del compagno lo viva come un allontanamento.

Perché comunicano gli uomini?

  1. Per dare indicazioni e dire cosa fare
  2. Per dare la propria soluzione ad un problema che gli viene posto
  3. Per vantarsi dei propri successi e di come ha saputo affrontare e risolvere un problema proprio o altrui
  4. Per chiedere aiuto per un problema che non riescono a risolvere in prima persona

Cosa non è la comunicazione per un uomo? Condivisione.

Raramente gli uomini comprendono che per una donna, la comunicazione di coppia, è un modo per sentirsi vicini, è un modo per creare e mantenere vivo un contatto, un collegamento.

Un uomo che capisce la necessità di una donna di comunicare per il semplice bisogno di condividere, è un uomo evoluto.

Dialogo di coppia: di cosa parlare?

In alcuni casi, quando spiego queste dinamiche alle coppie che fanno con me un percorso per migliorare la loro relazione, gli uomini mi dicono di non sapere di cosa parlare con la partner.

La prossima volta che vai al ristorante, osserva le coppie agli altri tavoli e noterai che in molti casi non c’è dialogo: commentano il cibo e il locale, poi, poco altro. In parte è dovuto ad una frase che molti uomini hanno nella mente in queste situazioni: “Non ho nulla di interessante da dire, nulla che valga la pena essere detto” oppure “Non ho interesse per ciò che mi sta raccontando” (e conseguenti sbadigli di noia).

È chiaro ed evidente che un rapporto di coppia di questo tipo, che non sa dialogare, sia sempre più logoro e arido.

Dialogo di coppia e i possibili argomenti di dialogo

Il dialogo di coppia deve essere una semplice chiacchierata. Non c’è nulla da dimostrare. C’è solo da raccontarsi ad ascoltare con apertura e curiosità.

Ci vuole una regola, una sola: vietato, durante la chiacchierata del dialogo di coppia, contestare, giudicare, attaccare. Lo scopo non è avere ragione. Lo scopo e mostrarsi e accogliere.

Per riuscire in questo, gli argomenti di una coppia che non comunica o lo fa troppo poco e desidera ricominciare a trovare dei momenti di “chiacchiera” non devono dare adito allo scontro e al risentimento.

Evita, sino a che la coppia non acquisisce l’abitudine a dialogare, di introdurre argomenti come “cosa non ti piace di me e cosa detesto di te”, oppure “perché non fai ciò che dico e non mi ascolti?”.

Lo scopo non è provocare un litigio. Certo, sarebbero argomenti che potrebbero permettere alla coppia di capire quali potrebbero essere i problemi del rapporto ma, se non si è abili nell’introdurre queste tematiche, con ogni probabilità si finirà con il litigare, discutere, con qualcuno che attaccherà e qualcuno che si difenderà, e in men che non si dica, ci si chiederà nel silenzio per evitare lo scontro.

Se l’obiettivo è riprendere un dialogo di coppia, se l’obiettivo è ricreare un momento di condivisione e avvicinamento di coppia, allora gli argomenti devono essere più generici come:

  1. “Qual è l’esperienza migliore che hai vissuto? E perché la definisci tale?”
  2. “Se dovessi scrivere un libro sulla tua vita… di cosa parleresti? (nel bene e nel male)”
  3. “Quali sono le 3 qualità che pensi di avere e quali sono le 3 qualità che riconosci al/la partner?”
  4. “Di cosa sei fiero/a della tua vita e di cosa ti piacerebbe essere fiero/a in futuro? Perché è importante per te?”
  5. “Ti racconto il mio più grosso rammarico? E il tuo?”
  6. “Quando non stai bene in che modo ti piace che il/la partner si prenda cura di te? Cosa dovrebbe fare?”
  7. “Qual è il miglior insegnamento ricevuto dai tuoi genitori? E il peggior loro difetto?”
  8. “Se potessi cambiare di te qualcosa del tuo fisico cosa cambieresti? E perché? E come lo vorresti? E chi ti ricorda?”
  9. “Quali doti ammiri dei tuoi/e 2 o 3 amici/che?”
  10. “Quale animale vorresti essere e perché? Tra le tue doti e capacità, cosa ti accomuna e cosa ti manca rispetto all’ animale scelto?”
  11. “Qual è la follia che vorresti fare prima di morire?”
  12. “Qual è l’ostacolo più complicato che hai dovuto affrontare nella tua vita?”
  13. “Qual è la menzogna maggiore che hai raccontato ai tuoi genitori? Cosa hai nascosto?”
  14. “Quale grazie non hai mai detto e a chi? E quale grazie hai detto e a chi?”
  15. “Se potessi scrivere una lettera a chi non c’è più, a chi la scriveresti? Cosa vorresti dire?”

Sono solo uno spunto.
La lista la puoi incrementare a piacere.
Puoi mettere gli argomenti su dei bigliettini, ripiegarli mettendoli in una ciotola e pescare a caso qualche argomento di cui parlare mentre si sorseggia un buon calice di vino.


Più ci si conosce e più si diventa coppia e, per conoscersi, occorre dialogare.

 

Fabio Salomoni