Quando ci si chiede come fare per uscire dallo sconforto rispetto al rapporto di coppia che si sta vivendo, e si ha la sensazione che la speranza svanisca inesorabilmente, si è arrivati all’autunno-inverno della relazione.

Durante il webinar “Introduzione alle dinamiche di coppia” sottopongo un test per capire a che punto sia arrivato il rapporto di coppia.

Quando si è nell’autunno inoltrato della relazione, ciò che si vive è un senso di desolazione, si vive sempre più il distacco dal partner e si prova avvilimento perché non c’è più la fiducia e la speranza di poter ricostruire un futuro insieme.

Cosa fare per migliorare la relazione

Per migliorare la relazione occorre fare 2 cose innanzitutto:

  1. Chiedersi se si ha realmente voglia di impegnarsi per ricostruire la relazione
  2. Impegnarsi.

Se si vuole, se lo si desidera, se si considera importante poter tornare in un clima di primavera-estate, la possibilità c’è ma occorre darsi da fare in modo strutturato.

La domanda iniziale è molto importante: “Come fare per non assecondare lo sconforto nella relazione e mantenere viva la speranza che qualcosa possa migliorare?”

Uno dei lavori da svolgere su di sé è abituarsi, allenandosi, a cambiare le proprie considerazioni.
Quando si è in crisi, ci si convince sempre più che il bicchiere sia totalmente vuoto, che il partner abbia solo difetti, che la fine del rapporto sia inevitabile.

Occorre lavorare perché, piano piano, queste convinzioni si modifichino.

Come spiego sempre a chi si rivolge a me, è importante avere la consapevolezza che occorre procedere a piccoli passi: i grandi passi per ottenere facili e rapidi risultati, non sono di questo mondo.

Uscire dallo sconforto – Su cosa concentri la tua attenzione?

Tanti anni fa, ricordo che aiutai una persona che vedeva tutta la propria vita in modo pessimistico. Era una delle prime persone con cui facevo coaching.

Mi diceva che la sua vita era priva di tutto, senza soddisfazioni, senza nulla che le desse una gioia. Dal suo punto di vista, si alzava la mattina, si impegnava al lavoro, ma senza mai provare un profondo senso di piacere o gioia.

Dopo qualche incontro le diedi un compito da svolgere: ogni giorno mi doveva inviare un messaggio whatsApp con 10 cose belle o piacevoli di quella giornata.

I primi giorni mi mandava un elenco di 1 o 2 voci (che, detto tra noi, 1 o 2 al giorno fanno 7-14 cose belle alla settimana, fanno 28-56 cose belle al mese, altro che “mai nulla”) e io davo i miei feedback.

Ogni tanto rinforzavo con una piccola tiratina d’orecchie e, poco a poco, senza che se ne rendesse quasi conto, iniziò a farlo con più fluidità. Le veniva sempre più semplice.

Uscire dallo sconforto – Cosa stava cambiando?

Qual era la differenza tra l’inizio dove trovava ben poche cose piacevoli e dopo quando ne trovava di più?

La differenza principale stava nel fatto che all’inizio si aspettava cose eclatanti che le stravolgessero la giornata in meglio.

La sua aspettativa era di trovare una banconota da 100 euro per terra e se trovava 10 centesimi non ci faceva caso.

Si aspettava di incontrare una persona divertentissima, se incontrava una persona che le faceva una battuta divertente, pensava “e che sarà mai”.

Voleva vivere qualcosa di incredibilmente entusiasmante che le facesse sprizzare gioia da tutti i pori e, in mancanza di questo vissuto, per lei le giornate erano tutte piatte, inutili, insignificanti.

Piano piano, ha iniziato a notare che nella vita c’erano anche altre cose, magari non super-entusiasmanti, ma belle, carine, positive. Ha iniziato a notarle, a farci caso. A quel punto ha iniziato a scrivere che, se si alzava e andava al lavoro in fondo era bello, perché ci sono moltissime persone inferme che non possono fare neanche questo piccolo gesto.

Lei andava al lavoro perché ne aveva uno? Non è scontato Sai quanti lo vorrebbero e non lo hanno? Quindi era bello poter andare al lavoro e poter avere uno stipendio etc.

In questo modo ha iniziato a osservare la propria realtà in modo differente, ha iniziato a fare un cambio nel suo modo di guardare la vita.

Il cambio di prospettiva

È passata da fare l’elenco di quello che non aveva, al fare l’elenco di quello che aveva.

Poi le chiesi di iniziare a fare l’elenco delle cose per cui essere grata.

Che cosa meravigliosa è la gratitudine. Noi possiamo essere grati di un miliardo di situazioni ogni giorno: sono grato di avere un blog, sono grato che tu abbia avuto il tempo e la voglia di leggere questo articolo, sono grato di avere delle cose da dirti, sono grato di aver un computer per poterlo fare…

Potrei fare un elenco di centinaia e centinaia di cose e quando inizi a pensarla così, la tua vita cambia.

Uscire dallo sconforto – Cosa focalizza la tua attenzione nel rapporto di coppia?

Nel rapporto di coppia è esattamente la stessa cosa: su cosa ti focalizzi?

Sulle sue mancanze o sulle cose positive?

Se decidi di compilare l’elenco delle sue colpe, delle situazioni dove ti ha deluso, delle aspettative che ha infranto, alla fine, guardando l’elenco avrai la netta sensazione di vivere un disastro di rapporto.

Ma, se decidi di compilare un elenco di aspetti positivi…

Sono certo che all’inizio sarà complicato trovare aspetti positivi nel partner o nella relazione che stai vivendo. Del resto, se la situazione è immersa nell’autunno inoltrato si ha l’impressione, all’inizio, di non trovare nulla da scrivere nell’elenco.

È faticoso trovare aspetti positivi.

È difficile guardare la realtà con occhi diversi.

Ma ecco che piano piano, con impegno e pazienza, con il mio supporto, ecco che emerge una cosa positiva, o utile, o degna di nota, e poi una seconda e una terza, ed ecco che, se alla fine guardi il nuovo elenco, la tua sensazione è che ne valga la pena, perché non è tutto, da buttare: c’è anche molto da tenere.

So che all’inizio sarà difficile vedere le cose positive.
Quando hai la sensazione di essere in una situazione cupa, attorno a te ci sono solo le tenebre, ma non è una visione reale, si chiama visione selettiva, e te la crei concentrandoti solo su alcuni aspetti e scartandone altri.

Se sei sempre super attenta alla ricerca delle sue mancanze, le noterai tutte, ma ti sfuggiranno tante cose, utili, belle, di speranza per il futuro, tanti aspetti che ti ri-infonderebbero fiducia per la coppia, nel partner, su di voi, sul vostro futuro.

Nessuno dei partner è senza macchia: neppure noi lo siamo.

Allo stesso modo, nessuno dei partner è totalmente irrecuperabile, perso, colpevole o ricolmo solo di difetti.

Quindi come uscire dallo sconforto della relazione? Ricordati che la verità non è quella che vedi. Vedi quello che vuoi vedere.

Se vuoi vedere altro, se lo ritieni utile, necessario, se pensi che ne valga la pena, allora ci devi lavorare. È possibile. Non è subito, non è facile, ma è assolutamente possibile.

 

Fabio Salomoni