Non è così sporadico come qualcuno potrebbe ipotizzare: ricevo spesso mail che mi dicono: “Il mio compagno e geloso se mio figlio cerca me invece che lui. Mi incolpa…”. Ma come mai il compagno è geloso dei figli? Andiamo a scoprire insieme quali possono essere le cause e come è possibile superare insieme questo ostacolo.

Gli equilibri di coppia cambiano

Improvvisamente nasce il bambino. È bellissimo. La mamma rivolge tutte le sue attenzioni al piccolo ed è normale che sia così. Nella donna avvengono delle modificazioni ormonali che la natura ha predisposto al fine di indirizzare all’accudimento del bambino: ad esempio c’è un aumento dell’ossitocina, l’ormone delle coccole e dell’accudimento, e c’è un calo della libido perché, la perfezione della natura ha predisposto di fare in modo che non ci siano distrazioni e ci si possa concentrare nella cura del bambino.

Ricordiamoci che gli esseri umani, sono animali e, come ogni essere vivente siamo programmati allo scopo di proseguire la specie… non è romantico, ma è la realtà.

Quindi, il partner che si trovava a vivere all’interno di una coppia e dove sentiva di avere il 50% dell’importanza, sentiva di essere uno dei 2 protagonisti, con la nascita del bambino scopre che la moglie ha la priorità di occuparsi del figlio, ed il bambino gli è legato e la avverte come punto di riferimento per la sua sopravvivenza.

Improvvisamente, il partner si sente catapultato in un terzetto dove non riceve il 33% delle attenzioni, ma un modesto 5%… è geloso? Comprensibile che lo sia.

Compagno geloso dei figli: lui vuole sapere chi è e a cosa serve

Come dico spesso nei miei articoli e nei video: se la donna sente essere fondamentale sentirsi amata, l’uomo ha la necessità di sentirsi necessario.
Vuole avere un ruolo, vuole di nuovo essere considerato, vuole far sapere che c’è, che conta, che è ancora importante.

Quando questo non avviene entra in un loop di amarezza e delusione; si sente inutile ed inizia a formulare pensieri di dubbio sul proprio rapporto di coppia. In alcuni casi, alcuni uomini, arrivano a pensare di essere stati usati dalla compagna per avere un figlio, e che raggiunto lo scopo, non li considerino più perché non più necessari.

È chiaro che è uno stravolgimento della realtà.
Quella dell’uomo è spesso una visione egocentrica di chi non si sente più al centro dell’attenzione. Non si rende conto che è ancora molto importante ma il suo compito è cambiato. Se vuole essere protagonista del nuovo progetto familiare, deve rivedere la sua modalità di “essere utile” e di partecipazione.

Cosa può fare un uomo per tornare protagonista?

Se ciò che più desidera il partner è essere di nuovo protagonista nel panorama familiare, deve comprendere che, tanto più si renderà utile come supporto al ruolo di mamma della compagna, e tanto più, lei, lo vivrà come punto fermo della propria vita

Paradossalmente, è accettando di non essere più il protagonista che ne diventa protagonista.

Se si sente estromesso dal legame mamma-figlio è perché esso stesso se ne distacca, pretendendo che il rapporto di coppia torni ad essere come quando erano ancora in 2… la realtà è cambiata. Deve accettarlo. Più asseconderà il cambiamento e più sarà elemento importante del nuovo equilibrio che si viene a instaurare.

Un padre vuole essere importante per il figlio.

Sin qui abbiamo preso in considerazione solo una faccia della medaglia: la gelosia nei confronti della partner. Dobbiamo però tenere in considerazione che spesso il motivo di malessere è dovuto al fatto che il papà desidera essere al centro delle attenzioni del figlio.

Anche in questo caso, nei primi periodi non può avere l’aspettativa di avere lo stesso legame che si è venuto a creare tra la partner ed il figlio. Il legame mamma-figlio è qualcosa di particolare, simbiotico, creatosi durante i mesi di gravidanza, duranti i quali lo ha sentito crescere in sé, lo ha nutrito e coccolato prima ancora di poterlo vedere.

Con il crescere del bambino, ci sarà un graduale allontanamento dalla mamma, cercherà di conquistare sempre più autonomia, e il suo rapporto con il papà diventerà sempre più importante.

Quindi, per le attenzioni del bambino non c’è problema, deve avere pazienza. Per il bambino il proprio papà è già importante e fondamentale, anche se corre dalla mamma nei momenti di necessità.

Più il figlio crescerà, e più il padre diventerà protagonista.

Compagno geloso dei figli. Le mamme permettono l’aiuto del partner?

Quando il bambino è molto piccolo il papà dovrebbe occuparsi del bambino tanto quanto la mamma. Lavarlo, cambiarlo, cullarlo per farlo addormentare dovrebbero essere attività ad appannaggio di entrambi i genitori.

In alcuni casi, però, alcune mamme mettono in campo, senza rendersene conto, alcune strategie per fare in modo che il partner non prenda parte all’accudimento del piccolo. Questo accade quando nasce in loro il timore che il padre possa frapporsi all’interno del rapporto tra la mamma e il bambino.

Mi è capitato diverse volte di parlare con donne che si lamentavano dello scarso aiuto ricevuto dal partner e poi, analizzando le dinamiche che avevano innescato, si sono accorte di non aver realmente voluto un aiuto nel cambiare, allattare, lavare il bambino. Alcune avevano la sensazione di essere le uniche in grado di fare tutto questo. Hanno così criticato il partner, accusato, rimproverato, lo hanno fatto sentire inadatto sino ad ottenere un suo allontanamento dalla cura del bambino.

In fondo, ciò che emerge spesso, è che avrebbero voluto l’aiuto del partner, ma non nell’accudire direttamente il bambino: avevano la necessità di essere sollevate dal peso di tutto il resto, delle altre mille incombenze.

Beh, sappi che il papà non sa di questa esigenza se non glielo si dice in modo diretto.

Compagno geloso dei figli. Cosa deve fare un papà?

Durante il primo periodo cosa può fare un papà per avere un ruolo nel rapporto con i propri figli? È sufficiente che il papà giochi con il bambino, che si sdrai insieme a lui, basta che sia partecipe nel gioco e divertimento, ed ecco che “l’aggancio” lo ha creato. In seguito, quando sarà più grande, si creerà sempre più un rapporto di vicinanza e utilità (sottolineo di nuovo la parola utilità, perché, se Lui si sente utile, sente di contare e quindi di valere, ed è come se istintivamente pensasse:  “Se valgo e conto e sono utile, allora significa che sono importante per loro e quindi mi amano”).

Cosa deve fare una mamma?

È importante che la mamma si renda conto di essere ancora partner.
Se è naturale che il compagno non sia più il centro dell’attenzione e che la priorità sia diventata il figlio, è però necessario ricordare che il figlio crescerà e, se i genitori avranno fatto tutto per il meglio, si staccherà dalla mamma fino ad allontanarsi dal “nido” creando una propria realtà familiare. A quel punto, tornerà ad essere coppia, e se il rapporto si è accantonato per 20 o 30 anni, si sarà così congelato da lasciare posto solo alla solitudine.

Ogni aspetto delle Dinamiche Familiari va coltivato e bisogna prendersene cura.
Faccio a te e alla tua famiglia gli auguri per un lieto e sereno Natale.

 

Fabio Salomoni