Per spiegare una delle differenze nel considerare sentimenti ed emozioni tra Lei e Lui inizio con una parola che concentra gran parte dell’argomento di oggi dal punto di vista maschile: “smancerie”, anzi, come dicono molti uomini “inutili smancerie”.

Le smancerie sono tutte quelle manifestazioni o effusioni che vengono considerate eccessive o inutili.

Sentimenti e uomini: cosa gli hanno insegnato

Per migliaia di anni, l’uomo, è dovuto apparire solido, senza punti deboli, doveva essere inattaccabile, era “L’uomo che non deve chiedere mai”, che non può perdere tempo con inutili piagnistei, e certamente che non può perdere tempo con le emozioni e i sentimenti.

Per anni agli uomini è stato impedito di piangere perché il pianto era segno di debolezza e se l’uomo doveva apparire forte e indistruttibile, il pianto non poteva essere concesso.

Comprenderai che se per migliaia d’anni all’uomo è stato impedito di piangere e non solo, perché ai figli maschi, già da bambini veniva detto che non dovevano dimostrare alcuna emozione, alcuna sofferenza, dovevano solo lottare, faticare e andare avanti. Attraverso millenni di questo addestramento, di questo “lavaggio del pensiero”, era inevitabile che gli uomini adulti non considerassero tutto ciò che apparteneva alla sfera delle emozioni e dei sentimenti. Apparteneva alle Donne.

Il cambiamento emotivo dell’uomo

Il mondo è cambiato e da una parte gli uomini fanno oggettivamente ancora fatica a capire l’importanza delle emozioni e dei sentimenti, dall’altra parte, sempre più uomini stanno aprendosi e si permettono il lusso di dare ascolto a ciò che provano.

È strano perché sempre più uomini stanno trovando maggiore contatto con le proprie emozioni, però sempre più donne si lamentano di non avere al proprio fianco “un uomo vero”. In qualche modo è come se una parte degli uomini, essendosi aperti al mondo femminile dell’ascolto emotivo ed emozionale, abbiano abbandonato parte della propria mascolinità.

Quell’uomo duro, mascolino, a volte fin troppo “asciutto” nelle sue espressioni è come se avesse ceduto il posto ad un uomo più femmineo, con molti pregi e aspetti positivi, ma con alcuni difetti avendo perso parte della propria peculiarità.

Emozioni e sentimenti durante il corteggiamento

Gli uomini non sono sempre refrattari ad esprimere e provare emozioni e sentimenti.

Molti uomini, durante il corteggiamento, è come se si concedessero di far accedere la partner al proprio cuore. Qualcuno sostiene, forse un po’ cinicamente, che durante il corteggiamento l’uomo scopre che le possibili donne da conquistare, siano più ben disposte se gli uomini mostrano il proprio lato sensibile. Peccato che, finito il periodo del corteggiamento, l’uomo, tendenzialmente, torna a sedare le proprie emozioni perché lo fanno sentire vulnerabile.

Gli uomini non vogliono parlare di sentimenti, anzi, si sentono fortemente a disagio quando se ne parla, vorrebbero scappare, fuggire, essere altrove, anche perché, in tutta onestà, non sanno cosa dire.

Non avendo avuto un’educazione emozionale, molti uomini non sono stati abituati ad ascoltare se stessi, non sono stati abituati ad occuparsene, figuriamoci a parlarne.

Una domanda apparentemente semplice come “Ma tu… cosa provi per me?” crea grande difficoltà in molti uomini i quali fanno fatica a rispondere.

Mi rendo conto che quando spiego queste differenze alle donne, il comportamento maschile pare pura follia ma, per molti uomini, è una domanda a cui faticano a trovare una risposta, non per cattiveria, non per mancanza di volontà, non per mancanza di sincerità, ma per mancanza di dimestichezza con le proprie emozioni.

Gli uomini provano emozioni?

Quindi gli uomini non provano emozioni? No, le provano eccome. Quando un uomo subisce un torto si arrabbia, e la rabbia è un’emozione. Quando la squadra del cuore segna un gol, l’uomo appassionato esplode di gioia ed è un’emozione, ma tutto questo non ha nulla a che vedere con l’amore per la partner. In questi due esempi, non è in gioco la sua vulnerabilità.

Un uomo con la testa tra le nuvole perché innamorato viene facilmente preso in giro dagli amici che lo canzonano per il suo essere svagato. Al contrario, una donna che ha la testa tra le nuvole perché è innamorata, viene congratulata dalle amiche e le dimostrano comprensione e appoggio, ma non viene certo presa in giro e quindi non ha nulla da dover nascondere.

La donna si emoziona e piange

Quando lui e lei sono insieme e lei si abbandona alle lacrime, nella maggior parte dei casi, l’uomo vorrebbe essere altrove.

Se la causa delle lacrime è lui, può essere comprensibile che voglia essere altrove, per non dover affrontare le accuse o il senso di colpa, ma una donna potrebbe abbandonarsi alle lacrime per tanti motivi: per stanchezza, per collera verso situazioni esterne alla coppia, per tristezza dovuta a ragioni varie.

Ogni volta che l’uomo ha davanti a sé una donna che piange, lui è in imbarazzo perché non sa cosa fare, non sa come comportarsi, non sa cosa dire anzi, molti uomini hanno la convinzione che se una donna piange è sempre per colpa loro, poiché se non sono i diretti responsabili sono comunque colpevoli di non averla saputa proteggere da ciò che la fa soffrire.

A questo punto ci tengo a dare agli uomini un’informazione che può apparire banale per la maggior parte delle donne ma che molti uomini non conoscono: quando siete di fronte alla vostra partner che piange o esprime in qualche modo la propria sofferenza o tristezza, non devi dire nulla di risolutivo, non devi cercare la parola magica che risolva la situazione e la faccia stare meglio, devi semplicemente abbracciarla mostrando vicinanza e comprensione. Puoi tacere e abbracciarla e in quel gesto stai comunicandole “sono con te, ti sono vicino, siano insieme” e per la maggior parte delle donne è di enorme sollievo.

I bisogni emotivi

Ognuno di noi ha dei bisogni emotivi che desidera soddisfare. Quando il/la partner collabora nel soddisfare i nostri bisogni, abbiamo la sensazione di essere amati e che tenga a noi.

La difficoltà consiste nel fatto che occorre sapere quali sono i bisogni emotivi del/la partner senza dare per scontato che siano gli stessi che proviamo noi.

Sapere quali bisogni soddisfare è fondamentale perché quando i propri bisogni emotivi non vengono soddisfatti si ha la sensazione di dare molto al rapporto ma di non ricevere nulla in cambio e, quando accade, si fa strada la delusione e ci si sente poco considerati.

Dopo che hai scoperto quali sono i bisogni emotivi del/la partner, il secondo passo consiste nel capire “come” desidera vengano soddisfatti.

Due persone potrebbero avere gli stessi bisogni emotivi, ma uno dei due ha bisogno che quel bisogno emotivo venga soddisfatto in un certo modo, mentre l’altro si aspetta che venga soddisfatto in modo differente, attraverso altri segnali e, se non li conosci, rischi di impegnarti molto ma in modo vano.

Semplice, ma non facile

Quando non ci si chiede quali siano i reali bisogni emotivi di chi abbiamo accanto e non si comprende attraverso quali segnali si aspetta che vengano soddisfatti, dopo un po’ che ci si dà da fare ed il clima è di insoddisfazione si inizia a dire che è colpa dell’altra persona e iniziano le accuse ed il risentimento.

Quali sono i bisogni emotivi e come soddisfarli.

Moltissime persone quando comprendono l’impatto che questo argomento ha sul rapporto di coppia si rendono conto del perché il loro rapporto sta naufragando e spesso mi dicono “Lo avessi saputo prima …”

La difficoltà nasce dal fatto che pensiamo che gli altri abbiano gli stessi nostri bisogni emotivi e ci impegnammo per soddisfarli. Peccato che ne abbiano altri, diversi, che neppure immaginiamo e qualcuno mi chiede “Ma perché non me lo dice!!!”: per lo stesso motivo per il quale anche tu non li dici. Anche tu non stai comunicando in modo chiaro ed efficace al/la tuo/a partner quali sono i tuoi bisogni emotivi e quindi non riesci a ricevere ciò che desideri e come lo desideri.

In fondo basta poco per essere felici.
Semplice, ma non facile.

 

Fabio Salomoni