Inizio subito con lo spiegare il titolo “L’AMORE deve essere spontaneo”: l’amore, che sia nei confronti di un/a partner, che sia verso i figli, non può essere imposto e non può essere implorato.
Con la forza puoi imporre che le persone facciano qualcosa per te (non è lecito, non è corretto, ma è possibile farlo), ma non l’amore.
Non puoi obbligare qualcuno ad amarti.
Anche solo l’idea che qualcuno DEBBA amarti, è sbagliata perché l’amore non è ovvio.
Certo, i figli dovrebbero amare i propri genitori, ma se questo non accade, non puoi imporre loro un amore che non sentono, un amore che non è spontaneo. Puoi cercare di capire perché non ti amino, puoi fare qualcosa perché questo cambi, ma non puoi imporre loro un sentimento.
Allo stesso modo, non puoi imporre ad un/a partner di amarti se non prova questo sentimento per te.
Un amore non spontaneo, un amore imposto, non è vero amore; non è neppure finto amore. Non è amore e basta. Può essere simpatia, può essere amicizia, può essere vicinanza, ma non amore.
L’amore deve essere spontaneo e non può essere implorato
L’amore non può essere imposto e non può essere implorato.
Non puoi “vendere l’anima” a qualcuno per avere in cambio il suo amore.
Se questa persona dovesse anche contraccambiare in qualche modo, non sarebbe amore ma interesse.
Penso a quelle situazioni dove uno dei due si approfitta dell’altro facendogli credere che ci sia la possibilità di un amore corrisposto e invece no: pensa a quante amanti di uomini sposati che per 10, 20 o più anni, si convincono di credere che presto, appena possibile, quegli uomini lasceranno le mogli per loro. Sono innamorate e pur di non perderlo accettano di condividerlo con un’altra donna, accettano di non averlo con loro a Natale, o a Capodanno, accettano che non si svegli con loro al mattino perché ad una certa ora deve sgattaiolare e rincasare dalla famiglia ufficiale. L’amante è spesso una persona innamorata che, pur di non perdere chi ama, accetta di tutto, accetta una sofferenza straziante. E che dire di quegli uomini che per aggraziarsi una donna, per conquistare il suo amore, la ricoprono di regali, anche costosi, come se l’amore si potesse acquistare.
In tutti questi casi è un amore implorato, non c’è equilibrio tra i due, e per questo non è un amore sano.
L’amore deve essere spontaneo e non sotto ricatto
Tornando all’amore preteso, mi viene in mente la frase che spesso dicono sia i genitori che i/le partner in preda alla delusione delle aspettative tradite: “Con tutto quel che ho fatto per te”.
Ricordo un genitore che aveva fatto un percorso di genitorialità con me, ed era inizialmente affranto perché non riceveva dalla propria figlia l’amore che tanto desiderava. Mi diceva: “Ho fatto di tutto per lei e raccolgo solo disprezzo”.
Resto sempre stupito quando una persona fa di tutto o molto per un’altra persona e raccoglie solo disprezzo. Il disprezzo è sempre una conseguenza di qualcosa, non è mai gratuito; può essere un motivo che riteniamo sbagliato, ma un motivo c’è.
Parlando con la figlia mi disse che il padre considerava come amore solo l’avere la persona costantemente accanto, intenta a servirlo. Così faceva la mamma della ragazza, la prima moglie dell’uomo. Così fa l’attuale compagna che lo serve e riverisce, e lui si sente amato da lei. Ma la figlia non intendeva vivere in questo modo perché soffrì molto nel vedere la madre “sfruttata” dal padre (lei usava proprio la frase “sfruttata come una serva”).
Questo determinò il disprezzo. Amerebbe il padre se il padre intendesse l’amore in modo diverso, ma non era disposta ad assecondare ciò che lui chiamava amore.
Cos’è l’Amore per te? E cos’è per gli altri?
Purtroppo, troppe persone sono convinte di dare amore perché fanno ciò che vorrebbero ricevere dagli altri. Non ci si rende conto che non è detto che gli altri desiderino quella cosa li.
Molti non si sentono amati perché si aspettano un qualcosa che non arriva, che non viene detto o fatto, perché quei genitori o quel/la partner dimostravano amore in altro modo.
Molto spesso quando parlo con le coppie in difficoltà che vogliono fare un percorso con me mi dicono: “Non mi ama più”. Lui lo dice di lei, lei lo dice di lui. Entrambi si amano ma non percepiscono l’amore dell’altra persona solo perché non sanno come dimostrare amore.
Si lamentano perché a loro avviso “non mi ama ABBASTANZA”: l’amore si può misurare? Poco o troppo è in funzione a una misura: si può misurare l’amore? Ai bambini si chiede “quanto mi vuoi bene?” e loro aprono le braccia per indicare una quantità.
Si può misurare l’amore? No, ma a volte si ha la sensazione di non essere amati abbastanza, sia perché veniamo amati in modo sbagliato come ho già detto, sia perché ci sono persone che amano molto ma non lo sanno dimostrare, non lo sanno esternare.
Non si può mai sapere perché non c’è una misurazione reale di quanto amiamo e quanto ci amano le persone.
Per amore contro i propri valori
Come abbiamo detto, non è raro che pur di ottenere l’amore del partner, vengano accettati comportamenti che non verrebbero accettati in altre situazioni.
Vengono accettati dei compromessi rinunciando ai propri valori, alle proprie convinzioni, tappandosi il naso fino a soffocare.
Si accetta persino di fare delle cose che non sarebbero nella propria natura: pensa a chi accetta di sottoporsi a pratiche sessuali, per assecondare un o una partner, per timore che, non assecondandoli, verrebbero lasciati. Spesso sono esigenze del/la partner che vengono accettate, vengono assecondate pur sentendole improprie.
Pensiamo a chi accetta lo scambio di coppia, pensiamo a chi accetta “tu fai sesso con la tal persona mentre io vi guardo”, pensiamo a chi accetta pratiche anche velatamente sadomaso, tutte situazioni dove magari, uno dei due, “impone”, induce ad accettare l’altro. Fino a che queste pratiche sono condivise e le desiderano entrambi, se appagano entrambi, se è una necessità di entrambi, non è un problema ma il problema c’è quando uno dei due accetta tutto questo per il timore che, rifiutandosi, possa far fuggire la persona amata.
Pur di trattenerlo a sé, accettano ciò che mai avrebbe voluto.
Genitori inermi per amore dei figli
Non si può neppure implorare l’amore dei figli.
Tutto quello che si è detto fino a qui, vale anche per i tanti genitori che per mantenere l’amore dei figli sono disposti a tutto, accettano tutto e concedono tutto.
L’amore dei figli non si “compra”. L’amore dei figli deve essere spontaneo.
In tanti anni che mi occupo di dinamiche familiari, mi sono accorto che molti genitori, che fanno fatica a dare le regole ai figli, hanno paura che imponendosi, potrebbero perdere l’amore dei figli.
Molti genitori quindi comprano l’amore dei figli facendo loro dei regali, concedendo di uscire ad orari inaccettabili, permettendo loro un comportamento in casa o fuori che sanno essere sbagliato e che non limitano per paura di perdere l’apprezzamento, dei figli.
Allora è bene dire che se un figlio non ti ama più perché gli hai detto che non può uscire con il suo migliore amico, se una figlia non ti ama più perché le hai detto che a 12 anni non si sta fuori casa fino al mattino seguente, ti informo che hai problemi ben più gravi del non essere amato; devi occuparti di ben altro, devi ricostituire tutto l’approccio genitoriale ed educativo.
Il circolo vizioso del falso amore
Troppi genitori hanno paura di dire NO ai figli per il timore di non essere più amati ma non si accorgono che se l’amore di un figlio dipende dal no o dal sì, significa che l’amore è già venuto meno.
Chi fa di tutto pur di guadagnarsi l’amore di qualcuno agisce un po’ come il gatto che si morde la coda: si crede che per essere felici occorra avere l’amore di quella certa persona, figli o partner e, pur di ottenerla, si viene meno a se stessi. Ma, quando si viene meno a se stessi ci si sente infelici.
Oltretutto l’amore che se ne ricava è un amore freddo, distaccato, magari un amore di interesse e tutto si può dire, tranne che queste siano caratteristiche di un amore vero e spontaneo.
È un baratto delle proprie convinzioni, dei propri valori, di se stessi, in cambio di un amore idealizzato, sperando di conquistare quel rapporto di coppia che si considera vitale e indispensabile.
Quindi, si è infelici perché ciò che se ne ricava non appaga.
È un rapporto di coppia che non nutre, freddo, è un rapporto di coppia malato perché non ha, non prevede, un vicendevole scambio d’amore.
Più si è infelici e più si cerca di compiacere per inseguire quell’appagamento che non può arrivare in questo modo.
È un circolo vizioso che trascina come un mulinello verso il basso, verso l’infelicità, verso la sofferenza, verso una vita di privazione e di insoddisfazione.
L’amore è un desiderio, non un bisogno
Una cosa è volere, altra cosa è aver bisogno.
Si può volere l’amore di qualcuno (volere nel senso di desiderare), auspicarsi che ci sia, ma una cosa è volerlo, altra cosa è averne bisogno.
Quando se ne ha bisogno, quando si pensa in termini di necessità, la mente e l’atteggiamento si indeboliscono.
Chi afferma di “avere bisogno” della presenza dell’altra persona e del suo amore, proprio come si può aver bisogno del cibo, dell’aria, dell’acqua, chi vive nel “ho bisogno di te” spera ardentemente che le richieste vengano accolte: spera, prega, confida ed è disposto a svendersi pur di avere ciò di cui ha bisogno.
È disposto a mendicare l’amore.
Quando si dice “Ho bisogno di te, del tuo amore, della tua presenza” ci si pone in una posizione di carenza e supplica nei confronti dell’altra persona.
Più si pensa in termini di bisogno e più ci si trasforma in bisognosi.
Per trovare l’amore appagante, amati
Tutto questo accade in particolare a quelle persone che si considerano poco, che non credono di valere, che hanno una bassa autostima e quindi si convincono che per vivere hanno BISOGNO di una persona accanto che diventi il loro faro, a cui affidano se stessi, la propria vita, la propria esistenza, la propria felicità.
Credono di non poter a stare in piedi da soli e quindi cercano un pilastro a cui appoggiarsi; poco conta che sia un pilastro malato.
Il mondo è pieno di amore per te
L’amore non si impone e non si implora.
Se una persona non vuole amarti perdutamente, rivolgi le tue attenzioni altrove.
Non rinunciare a te stessa/o, non svenderti, non svendere la tua integrità per conquistare un amore falso.
La fuori c’è certamente la persona che può dedicarti il suo tempo, le sue attenzioni, che può renderti felice come stai sognando, ma finché continui ad investire le tue speranze in un rapporto insoddisfacente, non potrai accorgerti delle mille altre opportunità migliori e più appaganti.
Fabio Salomoni