Una delle frasi più pronunciate sul pianeta è: “Basta, lascio tutto e scappo. Me ne vado.”

“basta…“ pronunciata con un tono tra il perentorio ed il disperato

“…lascio tutto…” che di per sé, magari non ci si pensa, ma significa che hai qualcosa da lasciare di cui non stai tenendo conto

“…e scappo. Me ne vado!” dove? Boh, via, ovunque, purché lontano dalla situazione.

Altri invece precisano “Su un’isola deserta“ senza tener conto che:

  1. Al giorno d’oggi, trovare un’isola deserta non è facile, e già questo è un gran sbattimento. 
  2. Va bene restare su un’isola deserta una settimana, un mese, sei mesi, ma poi? Credi veramente di poter resistere li da sola per molto tempo?

Lascio tutto e scappo su un’isola deserta!

Alcuni hanno queste reazioni magari perché non sopportano le critiche altrui, altri vogliono fuggire perché detestano i troppi impegni, poi c’è chi non vuole più la frenesia quotidiana, oppure chi vuole fuggire dalla stupidità degli altri, o ancora chi non sopporta più la mancanza di vivere delusioni o chi si sente stritolare dai troppi impegni.

Ricevo ogni giorno molte mail o messaggi di persone che sono scoraggiate dal rapporto di coppia e vorrebbero solo fuggire. “Il partner non mi sostiene abbastanza”, “Il partner non mi fa mai sentire tranquilla”, “Il partner mi fa arrabbiare ogni giorno”, “Il partner mi tratta senza considerarmi o valorizzarmi”… tutto vero, tutto sacrosanto.

Ma stanno dicendo che hanno un pressante bisogno di qualcuno che colmi le loro lacune: la lacuna del bisogno di sostegno perché altrimenti non si sentono all’altezza, il bisogno di protezione senza la quale non si sente tranquilla, l’abitudine di far montare la rabbia quando qualcosa non va come aveva ipotizzato dovesse andare, il bisogno di essere valorizzata perché altrimenti non si sente abbastanza capace.

Potrei fare un elenco infinito.

Dietro ognuna di queste situazioni c’è un proprio e personale giudizio verso la realtà che si sta vivendo, una personale considerazione, basata su propri parametri e, vuoi sapere una cosa? 

Fuggire non servirà a nulla.

Anche se riuscissero nel loro intento, quel modo di vedere le situazioni, di valutare la realtà e di vivere le tensioni, sarebbero comunque insite in ognuna di loro, e fuggire non permetterebbe di lasciarle e abbandonarle. 

È un po’ come l’ombra: non sei Peter Pan e non puoi staccartene. Ma l’ombra puoi modificarla.

Se tu cambi, l’ombra cambia con te.

Possiamo fuggire in capo al mondo ma, se non sopportiamo le critiche, ovunque andremo troveremo qualcuno che ce le farà, e se andassimo su un’isola deserta, sono certo che, sarebbe solo questione di tempo e prima o poi inizieremmo ad auto criticarci e dopo poco ci detesteremmo e cercheremmo di fuggire da noi stessi.

La cosa straordinaria sai qual è? Che se trovi COME risolvere la questione IN te, non sentirai più il bisogno o il desiderio, di fuggire.

Ha detto Marcia Grad Powers: 

Non si può fuggire dai propri problemi così come non ci si può allontanare dalla propria ombra. Scappare non funziona mai, bisogna avvicinarsi“.

Tu sei la protagonista di ciò che provi e pensi:

O sei attrice nella tua vita o sei spettatrice,
o sei il soggetto nel libro della tua vita,
o sarai un oggetto nelle mani di qualcun altro.

Non sono gli altri: sei tu.

Se tu cambi, la tua realtà cambierà e migliorerà insieme a te. 

 

Fabio Salomoni